Berlino, 17 ottobre 2025 – Nel corso della Fiera del libro di Francoforte, l’ex segretario generale della NATO, Jens Stoltenberg, ha ribadito l’importanza di mantenere un dialogo con la Russia per porre fine alla guerra in Ucraina, ma ha sottolineato che tale confronto deve avvenire “da una posizione di forza”. Stoltenberg, presentando le sue memorie pubblicate in Germania dall’editore Siedler, ha evidenziato la necessità di sostenere l’Ucraina su più fronti: politico, finanziario e militare.
Dialogo con la Russia solo da posizione di forza
Secondo l’ex segretario NATO, “solo quando Putin capirà che non può vincere sul campo di battaglia, allora si siederà e accetterà di trattare”. Queste parole confermano la linea dura mantenuta dall’Alleanza Atlantica, che rimane scettica sulle reali intenzioni del Cremlino. A Bruxelles, durante recenti incontri tra i ministri degli Esteri dei Paesi NATO, è stata riaffermata la necessità di non abbassare la pressione militare e diplomatica su Mosca, soprattutto alla luce dei successi russi sul campo e della nuova mobilitazione annunciata da Putin per arruolare 160mila soldati.
L’atteggiamento di Mosca, infatti, è percepito come volto a prendere tempo per ottenere vantaggi sul terreno e negoziare da una posizione più favorevole. Il sostegno occidentale a Kiev pertanto resta saldo, con la consapevolezza che un cessate il fuoco duraturo potrà arrivare solo quando la Russia sarà costretta a riconoscere la realtà militare.
Putin e la sfida geopolitica: retroscena e posizioni
Il conflitto attuale si inserisce in un contesto più ampio di tensioni che risalgono almeno al discorso di Vladimir Putin alla Conferenza sulla Sicurezza di Monaco del 2007, quando denunciò con forza l’espansione della NATO verso est e il dominio unipolare degli Stati Uniti, avvertendo che la Russia avrebbe difeso i propri interessi. Quel discorso, riletto oggi alla luce della guerra in Ucraina, appare come un momento rivelatore delle attuali posizioni di Mosca.
Il presidente russo ha recentemente ribadito che la Russia è pronta a difendere la propria sovranità e ha accusato gli Stati NATO di essere in guerra con Mosca. Tuttavia, come ha sottolineato Stoltenberg, il dialogo rimane imprescindibile, purché basato su una posizione di forza che tenga conto delle reali dinamiche sul campo e della necessità di sostenere l’Ucraina fino a quando la Russia non sarà disposta a negoziare.






