Roma, 28 novembre 2025 – Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha annunciato una svolta drastica nella politica migratoria americana, promettendo una sospensione totale dell’immigrazione dai Paesi del Terzo Mondo. La decisione è stata comunicata tramite un post sul social Truth, dove Trump ha sottolineato la necessità di fermare quella che ha definito una “crisi” causata dalle politiche migratorie del suo predecessore, Joe Biden.
La linea dura di Trump sull’immigrazione
Trump ha dichiarato che porrà fine alle “milioni di ammissioni illegali” registrate durante l’amministrazione Biden, prospettando l’espulsione di tutti coloro che, a suo dire, non rappresentano “un patrimonio per gli Stati Uniti” o non dimostrano “di amare il nostro Paese”. Ha annunciato l’intenzione di eliminare i benefici e i sussidi federali destinati ai non cittadini, di denaturalizzare i migranti che minano la tranquillità interna e di espellere chiunque rappresenti un “peso pubblico”, un rischio per la sicurezza o incompatibile con la “civiltà occidentale”.

Nel suo messaggio rivolto alla nazione, Trump ha inoltre escluso ogni forma di tolleranza verso coloro che “odiano, rubano, uccidono e distruggono tutto ciò che l’America rappresenta”, affermando che queste persone “non resteranno qui a lungo”. La misura, secondo il presidente, mira a permettere al sistema statunitense di “riprendersi completamente”, suggerendo che solo una migrazione inversa potrà risolvere la situazione attuale.
Un clima politico teso e divisioni profonde
Questa decisione si inserisce in un contesto politico americano altamente polarizzato, segnato dal ritorno di Trump alla Casa Bianca nel gennaio 2025, dopo una legislatura di Joe Biden caratterizzata da politiche più aperte sull’immigrazione e incentrate su una riconversione verde ed economica. Il contrasto tra le due amministrazioni riflette visioni opposte sull’identità nazionale e il ruolo degli Stati Uniti nel mondo.
Il precedente presidente Biden, che ha lasciato la guida del Paese nel gennaio 2025 dopo un mandato segnato da sfide sanitarie, economiche e climatiche, aveva adottato un approccio più inclusivo verso i migranti, sebbene negli ultimi mesi della sua presidenza avesse dovuto fronteggiare numerose difficoltà interne ed esterne.
L’annuncio di Trump rilancia così un dibattito acceso sulla gestione delle frontiere e sull’immigrazione, questioni che da sempre dividono la società americana e che continueranno a influenzare la politica interna e le relazioni internazionali degli Stati Uniti.






