LONDRA, 14 ottobre 2025 – Il Regno Unito si propone come protagonista nel processo di smantellamento e disarmo di Hamas, a seguito dell’accordo di cessazione delle ostilità nella Striscia di Gaza, promosso dal presidente statunitense Donald Trump. Questo sviluppo è emerso durante il vertice di pace tenutosi a Sharm El-Sheik, dove il premier britannico Keir Starmer ha espresso la volontà di Londra di contribuire attivamente alla stabilizzazione della regione.
Starmer parla del ruolo del Regno Unito nel disarmo di Hamas
Secondo quanto riportato dai media britannici, Starmer ha sottolineato l’importanza dell’esperienza maturata dal Regno Unito nel disarmo di gruppi guerriglieri, citando il processo di smantellamento dell’IRA nordirlandese dopo gli accordi del Venerdì Santo del 1998. Il primo ministro ha suggerito una possibile partecipazione britannica al monitoraggio del cessate il fuoco nella Striscia di Gaza, pur confermando l’esclusione dell’invio di un contingente militare diretto nel territorio palestinese. L’obiettivo è quello di garantire un ruolo costruttivo e di supporto nel lungo cammino verso la pace.
Il contesto internazionale e le reazioni al vertice di Sharm El-Sheik
Il vertice di Sharm El-Sheik, dominato dalla presenza di Donald Trump e mediatori chiave come Egitto, Qatar e Turchia, ha sancito un importante passo verso la tregua in una regione devastata da due anni di conflitti militari. Tuttavia, la partecipazione del premier britannico ha suscitato reazioni contrastanti nei media del Regno Unito, con alcune testate, come il Daily Mail, che hanno ironizzato sull’atteggiamento condiscendente riservato dal presidente americano a Starmer durante la cerimonia.
Parallelamente, l’ex primo ministro Tony Blair ha manifestato l’intenzione di far parte di un futuro ‘Consiglio di Pace’ incaricato di sorvegliare l’amministrazione transitoria di Gaza, presieduta dallo stesso Trump. Ciò segnala una volontà condivisa da parte di Londra di assumere un ruolo diplomatico rilevante nell’area, senza tuttavia impegnarsi in un intervento militare diretto.
Il coinvolgimento del Regno Unito si inserisce in un quadro geopolitico complesso, nel quale la comunità internazionale cerca di tradurre in azioni concrete l’accordo di pace, mentre restano aperte le tensioni nella regione mediorientale, e si mantiene alta l’attenzione anche su altri scenari di crisi globali.
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