Londra, 4 ottobre 2025 – Il primo ministro britannico Keir Starmer ha definito come un “passo significativo” l’accettazione da parte di Hamas del piano di pace proposto dal presidente statunitense Donald Trump. In un comunicato ufficiale di Downing Street e su X, Starmer ha sottolineato l’importanza di questa apertura per poter finalmente mettere fine ai combattimenti e garantire il ritorno degli ostaggi, oltre a far giungere gli aiuti umanitari alle popolazioni bisognose.
La posizione di Keir Starmer
Dal Regno Unito, il primo ministro Keir Starmer ha definito l’accettazione da parte di Hamas del piano di pace un progresso “significativo“. Attraverso una dichiarazione ufficiale diffusa da Downing Street, Starmer ha evidenziato che ora si presenta l’opportunità di porre fine ai combattimenti, liberare gli ostaggi e garantire l’accesso degli aiuti umanitari alle popolazioni bisognose. Il leader laburista ha inoltre invitato tutte le parti a rispettare immediatamente l’accordo, sottolineando la disponibilità del Regno Unito e dei suoi partner a sostenere ulteriori negoziati per una pace sostenibile tra israeliani e palestinesi.
Hamas’ acceptance of the US peace plan is a significant step forwards. pic.twitter.com/Gj1MprCem3
— Keir Starmer (@Keir_Starmer) October 3, 2025
Il sostegno internazionale agli sforzi per la pace
Starmer ha espresso il forte sostegno del Regno Unito agli sforzi del presidente Trump, affermando che questi hanno avvicinato le parti in conflitto più che mai prima d’ora. Il premier britannico ha invitato tutte le parti coinvolte a mettere in atto l’accordo senza indugio, sottolineando la disponibilità del Regno Unito e dei suoi partner a supportare ulteriori negoziati per una pace sostenibile tra israeliani e palestinesi.
Parole simili sono giunte anche da altri leader europei: il cancelliere tedesco Friedrich Merz ha definito il piano di pace di Trump “la migliore opportunità di pace nel conflitto“, mentre il presidente francese Emmanuel Macron ha affermato che il rilascio degli ostaggi e un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza sono ora a portata di mano. Entrambi hanno sottolineato l’importanza di un impegno immediato da parte di Hamas per condurre colloqui di pace concreti.
Guterres accoglie con favore la disponibilità di Hamas
Il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, ha espresso un cauto ottimismo dopo la risposta di Hamas al piano di pace proposto dal presidente degli USA Donald Trump. Il comunicato rilasciato dal movimento palestinese indica la disponibilità a liberare gli ostaggi e ad avviare negoziati sulla base della proposta statunitense, segnando un possibile passo verso la cessazione del conflitto nella Striscia di Gaza.
In una dichiarazione ufficiale, Guterres ha ribadito il suo costante appello a un cessate il fuoco immediato e permanente, alla liberazione incondizionata di tutti gli ostaggi e a un accesso umanitario senza restrizioni a Gaza. “Le Nazioni Unite sosterranno tutti gli sforzi volti a raggiungere questi obiettivi per prevenire ulteriori sofferenze”, ha affermato il segretario generale, esprimendo inoltre gratitudine per il ruolo di mediazione svolto da Qatar ed Egitto. Il comunicato di Hamas, che accetta di affidare l’amministrazione di Gaza a un organismo indipendente di tecnocrati palestinesi e si impegna a discutere i dettagli del piano di Trump, è stato definito da Guterres come un’opportunità da non perdere per porre fine al tragico conflitto.
La posizione di Erdogan e il ruolo della Turchia
Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha lanciato un appello urgente affinché Israele interrompa “immediatamente” gli attacchi nella Striscia di Gaza, definendo la recente risposta di Hamas al cessate il fuoco come un “significativo e costruttivo passo avanti” verso una pace duratura. L’invito di Erdogan si fonda sull’adesione al piano di pace proposto dal presidente americano Donald Trump e ribadisce l’impegno della Turchia a sostenere con tutti i mezzi disponibili i negoziati per una soluzione che privilegi il popolo palestinese e promuova la realizzazione di due Stati, un principio condiviso dalla comunità internazionale.
Attraverso un post su X Erdogan ha sottolineato che la Turchia continuerà a impegnarsi attivamente affinché i negoziati producano risultati concreti. Il presidente turco, noto per la sua lunga carriera politica culminata nell’attuale presidenza iniziata nel 2014, ha da sempre sostenuto un ruolo di mediatore nella regione, soprattutto in contesti di conflitto come quello israelo-palestinese. La sua richiesta di cessare gli attacchi militari da parte di Israele si inserisce in un quadro più ampio di pressione diplomatica internazionale per fermare le ostilità e aprire la strada a un negoziato effettivo.
Hamas’s response to the plan for the establishment of a ceasefire in Gaza constitutes a constructive and significant step towards the achievement of lasting peace.
Israel must immediately halt all its attacks and comply with the ceasefire plan.…
— Recep Tayyip Erdoğan (@RTErdogan) October 3, 2025
Von der Leyen: “Un cessate il fuoco a Gaza è a portata di mano”
Ursula von der Leyen, presidente della Commissione Europea, ha espresso ottimismo sulla possibilità di un cessate il fuoco immediato a Gaza, sottolineando che la situazione attuale offre una concreta opportunità per porre fine al conflitto. In un messaggio pubblicato su X, von der Leyen ha definito “incoraggiante” la disponibilità dichiarata da Hamas a rilasciare gli ostaggi e a impegnarsi sulla base della recente proposta avanzata dal Presidente degli Stati Uniti Donald Trump.
Ha evidenziato come “questo momento deve essere colto al volo“, invitando a sostenere con determinazione tutti gli sforzi volti a fermare le sofferenze dei civili nella Striscia di Gaza. Von der Leyen ha ribadito che l’Europa continuerà a promuovere “l’unica soluzione praticabile per la pace“, ovvero la soluzione a due Stati, auspicando un impegno condiviso per una pace duratura nella regione.
