Madrid, 9 settembre 2025 – Il Consiglio dei Ministri spagnolo ha approvato oggi un pacchetto di misure contro il genocidio a Gaza e di sostegno alla popolazione palestinese, confermando l’impegno di Madrid in una crisi umanitaria che si aggrava di giorno in giorno. A rendere noto il provvedimento è stato il ministro degli Esteri, José Manuel Albares, al termine della riunione, sottolineando come la Spagna non possa rimanere indifferente di fronte alla crescente tragedia.
La Spagna vieta l’ingresso a Ben-Gvir e Smotrich
Tra le nove misure annunciate dal premier Pedro Sánchez ieri e approvate oggi, spicca il divieto di ingresso in Spagna per due ministri israeliani di estrema destra: Itamar Ben-Gvir, responsabile della sicurezza, e Bazalel Smotrich, ministro delle finanze. La decisione rappresenta un segnale forte da parte del governo spagnolo, che intende condannare le azioni che ritiene responsabili di gravi violazioni dei diritti umani nella Striscia di Gaza.
José Manuel Albares, che guida il Ministero degli Affari Esteri dal luglio 2021, si è distinto negli ultimi anni per la sua azione diplomatica volta a ridurre tensioni internazionali, come nel caso delle relazioni con il Marocco, e per la sua attenzione verso le crisi umanitarie globali. Il ministro ha ribadito che la Spagna continuerà a sostenere la popolazione palestinese colpita dal conflitto, adottando misure concrete a livello internazionale.
Il contesto politico interno
Il governo di Pedro Sánchez, leader del Partito Socialista Operaio Spagnolo, si trova in una fase delicata, con crescenti pressioni politiche e giudiziarie. Negli ultimi mesi, il premier è stato contestato pubblicamente in alcune aree colpite dagli incendi estivi e la moglie, Begoña Gómez, è sotto indagine per appropriazione indebita di fondi pubblici, legata a diverse accuse di corruzione. Parallelamente, alcuni membri della cerchia politica di Sánchez sono coinvolti in gravi inchieste per tangenti e corruzione, creando un clima di forte tensione all’interno dell’esecutivo.
Nonostante le difficoltà, Pedro Sánchez continua a guidare un governo di minoranza, sostenuto da partiti nazionalisti baschi e catalani, e con il sostegno del ministro Albares punta a mantenere salda la posizione internazionale della Spagna, anche attraverso iniziative come quelle appena approvate in relazione al conflitto israelo-palestinese.






