Secondo quattro fonti del governo russo citate dal quotidiano Moscow Times, l’episodio sarebbe stato pianificato per dimostrare che il presidente è attivamente coinvolto nella gestione della crisi
Secondo quanto riportato dal Moscow Times, non ci sarebbe stata alcuna aggressione ucraina contro l’elicottero di Vladimir Putin, contrariamente a quanto dichiarato dal comandante delle forze di difesa aerea di Mosca. L’incidente, avvenuto il 20 aprile scorso durante una visita presidenziale nella regione di Kursk, è descritto come una “messa in scena” orchestrata dal Cremlino.
Le ragioni dietro “l’attacco”
Il Moscow Times, un giornale online indipendente con sede ad Amsterdam, ha smentito le affermazioni del generale russo Yuri Dashkin, il quale aveva dichiarato che l’elicottero di Putin era stato oggetto di un attacco da parte di droni nemici. Secondo quattro fonti del governo russo citate dal quotidiano, l’episodio sarebbe stato pianificato per dimostrare che il presidente è attivamente coinvolto nella gestione della crisi e per rassicurare i cittadini russi sulla sua sicurezza. Si sostiene che il Cremlino abbia voluto trasmettere l’immagine di un leader disposto a correre rischi, contrariamente alla percezione di un presidente che si nasconde.
Sicurezza attorno a Putin
L’elicottero di Putin, effettivamente in volo nella regione di Kursk, è stato descritto come sotto protezione massima, con funzionari governativi che affermano che “nessuno permetterebbe mai una simile negligenza criminale”. La regione di Kursk è frequentemente bersaglio di attacchi ucraini, e le dichiarazioni di sicurezza attorno a Putin mirano a rafforzare la sua immagine di leader forte e resiliente.