Mosca, 12 dicembre 2025 – Le relazioni tra Russia e Italia attraversano una fase complessa, definita dalla portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, come una “pausa” piuttosto che una rottura definitiva. Nel corso di un webinar dedicato al fact-checking, Zakharova ha sottolineato l’importanza di ricordare il lungo rapporto storico tra i due Paesi, durato oltre 80 anni, pur riconoscendo l’attuale crisi dovuta alle pressioni esercitate dalla Nato e dagli alleati occidentali sull’Italia.
Zakharova: “Le nostre relazioni attualmente sono in pausa”
Maria Zakharova ha evidenziato come le relazioni ufficiali, economiche e finanziarie tra Mosca e Roma siano attualmente sospese. “Le nostre relazioni attualmente sono in pausa – ha detto – non solo quelle ufficiali, ma anche quelle economiche e finanziarie. Mi piacerebbe credere che non si sono interrotte, ma che piuttosto sono in pausa”. La portavoce ha inoltre ricordato il ruolo storico dell’Italia durante la Seconda guerra mondiale, ma ha voluto mettere in luce i “bei tempi” di collaborazione che hanno caratterizzato le relazioni italo-russe per decenni.
La posizione russa riflette le tensioni generate dalle pressioni occidentali, in particolare da NATO e dal cosiddetto “mondo anglo-sassone”, definito da Zakharova come una “dittatura ultraliberale”. Questa dinamica ha inciso profondamente sullo stato attuale dei rapporti diplomatici, in un contesto internazionale segnato da conflitti e rivalità strategiche.
Il contesto internazionale e le prospettive diplomatiche
La dichiarazione di Zakharova arriva in un momento di tensione globale, con le relazioni tra Russia e molti Paesi occidentali, Italia inclusa, segnate da sanzioni reciproche e divergenze politiche. Il riferimento ai “bei tempi” delle relazioni italo-russe indica una volontà di mantenere aperto un canale di dialogo, nonostante le difficoltà attuali.
Inoltre, il ruolo dell’Italia all’interno della NATO e le sue alleanze occidentali continuano a rappresentare un elemento di attrito con Mosca, che vede nella pressione dell’Alleanza Atlantica un fattore di destabilizzazione nelle relazioni bilaterali. Zakharova auspica dunque che la sospensione delle relazioni non si trasformi in un’interruzione definitiva, lasciando spazio a un possibile ripristino del dialogo in futuro.
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