Mosca, 14 agosto 2025 – Il governo russo ha ufficialmente dichiarato “organizzazione indesiderata” Reporter senza frontiere (RSF), l’organizzazione internazionale che da oltre trent’anni si impegna per la difesa della libertà di stampa e dei diritti dei giornalisti nel mondo. La notizia è stata diffusa dall’agenzia russa Interfax, evidenziando un ulteriore passo nella dura politica repressiva di Mosca verso le organizzazioni indipendenti.
La crescente repressione in Russia contro la libertà di stampa
Negli ultimi anni, la Russia ha intensificato la sua repressione nei confronti dei gruppi che si battono per i diritti civili e la libertà di espressione. Oltre a Reporter senza frontiere, sono stati dichiarati “indesiderati” numerosi enti di opposizione, associazioni per i diritti umani, testate giornalistiche e persino organizzazioni ambientaliste come Greenpeace e la sezione internazionale del WWF. Questa misura, che comporta di fatto il divieto di operare sul territorio russo, si inserisce in un contesto di crescente controllo statale e censura, volto a soffocare qualsiasi voce critica o indipendente.
Reporter senza frontiere: missione e impegno globale
Fondata nel 1985 a Parigi, Reporter senza frontiere è un’organizzazione non governativa che promuove e tutela la libertà di informazione a livello mondiale, con circa 120 impiegati e una rete internazionale di corrispondenti in 150 Paesi. RSF monitora costantemente gli attacchi alla libertà di stampa, denuncia ogni forma di censura e fornisce assistenza materiale e psicologica ai giornalisti in pericolo. L’organizzazione pubblica ogni anno l’Indice mondiale della libertà di stampa, un rapporto che evidenzia le criticità e le violazioni nei vari Paesi.






