Kiev, 7 settembre 2025 – Un massiccio attacco aereo ha colpito l’Ucraina nella notte, con particolare intensità sulla capitale Kiev, segnando il più grande raid dall’inizio del conflitto con la Russia. Secondo le forze di difesa aerea ucraine, sono stati lanciati complessivamente 823 droni e missili, di cui 747 droni e 4 missili da crociera sono stati intercettati e neutralizzati. Tuttavia, alcune località hanno subito danni significativi, incluso il palazzo del governo di Kiev, che ha riportato danni al tetto e ai piani superiori.
Il più grande attacco aereo della guerra
Le autorità militari ucraine hanno riferito che l’attacco comprendeva 805 droni, principalmente del tipo Shahed, insieme a 9 missili da crociera Iskander-K e 4 missili balistici Iskander-M/Kn-23. L’azione ha interessato 37 località diverse, con alcune colpite direttamente dalle testate e altre danneggiate da frammenti dopo l’abbattimento degli ordigni. L’aeronautica militare ucraina ha definito questo evento come “il più grande attacco aereo della guerra”, sottolineando l’intensità e la portata senza precedenti della offensiva.
La capitale Kiev è stata tra le aree maggiormente colpite. Oltre al palazzo del Consiglio dei ministri, situato in una zona centrale vicino alla presidenza e al parlamento, sono stati danneggiati diversi grattacieli e condomini nei quartieri di Sviatoshynski, Darnytski e Pecherski. Le immagini diffuse mostrano incendi divampati in più edifici, magazzini e automobili, con la presenza di squadre di vigili del fuoco impegnate a domare le fiamme.
Vittime e danni a Kiev e altre regioni
Il bilancio umano della notte è grave. In città sono stati recuperati i corpi di una donna di 32 anni e del suo neonato di due mesi, trovati tra le macerie di un palazzo residenziale nel quartiere Sviatoshynski, parzialmente distrutto dal raid. Il sindaco di Kiev, Vitali Klitschko, ha aggiornato il numero delle vittime nella capitale a due persone decedute, tra cui un bambino di un anno, e 18 feriti, di cui undici sono stati ricoverati in ospedale. Una donna incinta figura tra i feriti.
Le violenze non si sono limitate a Kiev. Altri attacchi con droni russi hanno colpito le regioni di Dnipropetrovsk, Sumy, Putyvyl e Zaporizhzhia, causando almeno altre due vittime e numerosi feriti. Nella regione di Zaporizhzhia, quattro dei quindici feriti sono stati ricoverati in ospedale, mentre nella zona di Putyvyl sono stati segnalati anche feriti tra cui un bambino di nove anni.
La situazione di emergenza ha portato le autorità ucraine a dichiarare l’allerta aerea nazionale nelle prime ore del mattino, con allarmi attivi in molte aree del Paese.
La reazione delle autorità ucraine
La prima ministra ucraina, Julija Svyrydenko, ha reso noto tramite Telegram che l’attacco ha danneggiato per la prima volta il tetto e i piani superiori della sede del governo. La premier ha pubblicato immagini delle fiamme che uscivano dalla facciata dell’edificio, esortando la comunità internazionale a rispondere “non solo con le parole, ma con i fatti”. Svyrydenko ha sollecitato un rafforzamento delle sanzioni contro la Russia, in particolare nel settore del petrolio e del gas, e ha chiesto un aumento della fornitura di armi all’Ucraina per difendere il Paese da simili attacchi devastanti.
Il governo di Kiev considera l’episodio un punto di svolta nella guerra, evidenziando la gravità dell’offensiva aerea russa e la necessità di un sostegno internazionale più deciso per la difesa nazionale.
In questo contesto, le immagini e le testimonianze raccolte mostrano una città sotto assedio, con danni ingenti e una popolazione che continua a subire le conseguenze di un conflitto che si protrae da oltre tre anni. Gli attacchi notturni con droni e missili rappresentano una nuova escalation, con la capitale e altre zone strategiche del Paese sotto pressione costante. Le autorità ucraine, guidate dalla premier Svyrydenko, mantengono alta la guardia e chiedono un intervento più incisivo della comunità internazionale per arginare l’aggressione russa.






