Una maxi-operazione della polizia brasiliana nei quartieri popolari di Complexo do Alemão e Complexo da Penha, a Rio de Janeiro, si è trasformata in una delle più sanguinose azioni di contrasto al crimine nella storia recente del Brasile, con un bilancio di oltre 130 morti. La gravità della situazione ha spinto il segretario generale delle Nazioni Unite, António Guterres, a chiedere un’indagine immediata per fare luce su quanto accaduto e garantire il rispetto dei diritti umani.
Rio de Janeiro: operazione di polizia e conseguenze drammatiche
L’operazione, che ha coinvolto circa 2.500 agenti, è stata diretta contro il Comando Vermelho, potente organizzazione criminale attiva nelle favelas di Rio. Lo scontro ha provocato una vera e propria guerriglia urbana, con spari, barricate e autobus dati alle fiamme, paralizzando la città. Molte strade sono state bloccate e gli abitanti, circa 280mila persone, hanno vissuto ore di terrore. Le scuole e i servizi sanitari della zona sono stati sospesi, mentre le autorità hanno elevato il livello di allerta sicurezza.
Secondo il governo dello Stato di Rio, i morti sono il risultato della resistenza opposta dai criminali all’intervento delle forze dell’ordine. Nel corso del blitz sono stati sequestrati 93 fucili e più di mezza tonnellata di droga. Tuttavia, le immagini delle vittime e le denunce di esecuzioni sommarie, mutilazioni e violenze hanno suscitato forte indignazione a livello nazionale e internazionale.
Reazioni internazionali e indagini in corso
Il segretario generale dell’ONU António Guterres ha espresso «estrema preoccupazione» per il numero di vittime e ha sollecitato un’indagine indipendente per accertare possibili abusi e garantire il rispetto delle norme internazionali sui diritti umani. Anche organizzazioni come Amnesty International e Human Rights Watch hanno denunciato quella che definiscono una “licenza di uccidere” nelle favelas, chiedendo trasparenza e giustizia.
Nel frattempo, a Rio si stanno svolgendo i funerali delle vittime, mentre l’Istituto medico legale (IML) sta completando l’esame dei corpi. Il procuratore generale dello Stato ha istituito una task force con periti e procuratori per condurre accertamenti indipendenti. La Commissione per i Diritti Umani della Camera dei Deputati ha formalmente richiesto l’apertura di un’inchiesta sul raid, alla luce delle accuse di violazioni gravi del diritto alla vita.
La città di Rio de Janeiro, che ha già registrato quasi 700 morti in operazioni di polizia solo nel 2024, si trova nuovamente al centro di un dibattito acceso sul difficile equilibrio tra sicurezza pubblica e rispetto dei diritti umani nelle sue favelas.





