Roma, 26 settembre 2025 – L’iniziativa Piazza Gaza ha preso forma anche a Roma, nello spazio antistante la statua dedicata a Papa Giovanni Paolo II, nei pressi della stazione Termini. Questa mobilitazione permanente, promossa dall’Usb insieme al Global Movement For Gaza e alle comunità palestinesi, durerà fino al 4 ottobre, giorno della manifestazione nazionale prevista nella Capitale.
Presidio permanente a Roma a sostegno della Global Sumud Flotilla

In Piazza dei Cinquecento sono stati allestiti tende, gazebo, generatori e bandiere palestinesi per manifestare solidarietà alla popolazione palestinese e alla flotta della Global Sumud Flotilla, impegnata nel tentativo di rompere il blocco navale imposto da Israele dal 2007. La protesta vuole sottolineare come la Striscia di Gaza sia sotto assedio da oltre due anni, con conseguenze umanitarie drammatiche.
“Da oggi parte Piazza Gaza e rimarrà qui fino al prossimo 4 novembre, giorno della mobilitazione nazionale a Roma”, ha dichiarato Stefano De Angelis dell’esecutivo nazionale Usb. Accanto a lui, Giulia Calò di Potere al Popolo ha ribadito che “siamo in piazza per la Global Sumud Flotilla e per far sì che questa possa arrivare a Gaza senza interferenze”.
L’iniziativa si colloca in un contesto di crescente tensione, aggravata dai recenti attacchi israeliani contro la flotta, che ha riacceso i riflettori sulla missione umanitaria. Il ministro della Difesa italiano, Giorgio Crosetto, intervenuto alla Camera, ha espresso preoccupazione per la sicurezza delle imbarcazioni in acque israeliane, chiarendo che l’Italia non garantirà supporto in tali condizioni.
Nonostante le pressioni politiche, la società civile continua a mobilitarsi. In diverse città italiane, tra cui Milano, Bologna, Firenze, Napoli e Catania, si sono tenuti presidi di sostegno e assemblee pubbliche, mentre è stata annunciata la possibilità di uno sciopero generale che coinvolgerebbe migliaia di persone.
Il sostegno universitario e le proteste in tutta Italia
Anche nel mondo accademico la solidarietà si traduce in azioni concrete. A Bologna, il collettivo universitario Cambiare Rotta ha allestito un presidio fisso sotto il Rettorato in via Zamboni, con tende e una grande bandiera palestinese. Gli studenti si sono autodefiniti “equipaggio di terra” a sostegno della Global Sumud Flotilla, pronti a bloccare le università in caso di attacchi alla flotta.
Le parole di Leili Hizam, portavoce del collettivo, sottolineano come “la missione della Flotilla è una sfida alle complicità delle istituzioni accademiche e del governo italiano con lo Stato sionista”. Questa mobilitazione si unisce a quelle di altre città italiane, dove migliaia di persone continuano a manifestare la propria vicinanza ai palestinesi, anche in concomitanza con l’intervento di Netanyahu all’Assemblea generale dell’Onu e le reazioni a livello internazionale.
La Global Sumud Flotilla, composta da oltre 50 imbarcazioni e partecipanti provenienti da 44 Paesi, rappresenta la più grande iniziativa marittima civile per rompere il blocco nella Striscia di Gaza. Nonostante le difficoltà e gli attacchi subiti, i sostenitori della flottiglia mantengono ferma la volontà di proseguire la missione umanitaria.
In questo clima di tensione e mobilitazione, Roma è diventata un centro nevralgico della protesta, con Piazza Gaza che si conferma luogo simbolo di un impegno civile volto a denunciare l’assedio e a sostenere la popolazione palestinese.
Fonte: Davide Di Carlo - Global Sumud Flotilla, a Roma Piazza Gaza. Tende e bandiere palestinesi in sostegno della flotta






