Mosca, 29 ottobre 2025 – Il presidente russo Vladimir Putin ha recentemente annunciato che è stato eseguito con “successo” il test del missile sottomarino a propulsione nucleare Poseidon . Lo zar ha sottolineato come non esisterebbe alcun sistema al mondo paragonabile in termini di velocità, profondità e capacità di eludere le intercettazioni.
Poseidon: caratteristiche e funzionalità
Il veicolo subacqueo autonomo a propulsione nucleare noto come Poseidon (chiamato anche Status-6 o Kanyon secondo la NATO) è progettato per operare autonomamente a profondità elevate, con capacità che lo rendono unico nel suo genere. Le informazioni ufficiali sono scarse, ma dalle stime tecniche emergono dati indicativi che confermano la portata innovativa del progetto:
- Dimensioni: lunghezza stimata tra 20 e 24 metri, con un diametro di circa 1,6-2 metri.
- Propulsione: un reattore nucleare compatto a bordo garantisce un’autonomia potenzialmente illimitata.
- Autonomia operativa: si parla di un raggio d’azione fino a 10.000 chilometri.
- Velocità: le stime ipotizzano punte teoriche fino a 100 nodi, anche se non confermate ufficialmente.
- Profondità operativa: capacità di operare fino a circa 1.000 metri di profondità.
- Testata nucleare: il Poseidon è progettato per trasportare una testata di potenza elevatissima, con valutazioni accademiche che indicano possibili rese nell’ordine dei megatoni.
- Piattaforme di lancio: il drone viene trasportato e lanciato da sottomarini madre specifici come il Belgorod e unità della serie Khabarovsk.
Questo sistema è concepito come una componente chiave della deterrenza strategica russa, in grado di operare al di fuori dei tradizionali schemi di difesa antimissile. La sua autonomia e capacità di muoversi a profondità elevate lo rendono difficilmente intercettabile, aumentando la sua efficacia in scenari di conflitto nucleare.
While NATO draws maps and fantasizes about Russian regime change, Russia just tested an unstoppable 100-ton nuclear drone, Poseidon, that can level entire coastlines… and the West has no way to stop it. No pressers. No meaningful response. Just silence.
President Vladimir… pic.twitter.com/6aywVQehCh
— THE ISLANDER (@IslanderWORLD) October 29, 2025
Applicazioni strategiche e impatto geopolitico
Il Poseidon è pensato principalmente per garantire una capacità di rappresaglia nucleare, rafforzando la deterrenza russa attraverso opzioni di attacco difficilmente neutralizzabili. Le sue applicazioni includono:
- Attacchi a obiettivi costieri di rilevanza strategica, come porti, basi navali e centri industriali situati lungo le coste.
- Capacità di garantire un “secondo colpo” nucleare, cioè la possibilità di infliggere danni significativi anche dopo un attacco iniziale subito dalla Russia.
- Superamento delle difese convenzionali grazie alla profondità operativa e alla mobilità autonoma del drone.
Alcuni studi ipotizzano che una detonazione subacquea di grande potenza da parte del Poseidon potrebbe generare onde di marea devastanti e contaminazioni costiere, ma queste ipotesi restano oggetto di discussione e richiedono ulteriori approfondimenti scientifici.
Il progetto si inserisce nel più ampio contesto delle cosiddette “super-armi” russe, che includono anche il missile intercontinentale RS-28 Sarmat, il vettore ipersonico Avangard e il motore missilistico Burevestnik. Queste tecnologie sono parte della strategia di Mosca per modernizzare e diversificare la propria triade nucleare, rendendola meno vulnerabile e più difficile da contrastare.
Il confronto internazionale: Cina e Stati Uniti
A livello globale, il Poseidon non avrebbe un equivalente diretto e pubblico tra le potenze occidentali. Gli Stati Uniti, ad esempio, pur sviluppando veicoli subacquei autonomi a scopo di sorveglianza e supporto operativo come l’XLUUV “Orca”, non dispongono di droni sottomarini a propulsione nucleare armati con testate strategiche. La deterrenza americana si basa ancora principalmente su sottomarini lanciamissili e missili balistici tradizionali.
Anche la Cina ha investito in droni subacquei e veicoli autonomi per ricognizione e guerra elettronica, ma non risulta che abbia un programma pubblico equivalente al Poseidon, che combini propulsione nucleare e capacità nucleare strategica. Analogamente, Regno Unito, Francia e India stanno aggiornando le loro flotte di sottomarini e sistemi convenzionali, senza però sviluppare UUV nucleari con capacità offensive paragonabili.





