La Polonia ha annunciato un massiccio dispiegamento militare in risposta a recenti atti di sabotaggio lungo la linea ferroviaria che collega Varsavia a Lublino. L’operazione, denominata Operazione Horizon, prevede l’impiego di 10.000 soldati per proteggere infrastrutture critiche e prevenire ulteriori attacchi.
La Polonia lancia l’operazione Horizon: i dettagli
Il ministro della Difesa polacco, Wladyslaw Kosiniak-Kamysz, ha presentato il piano che entrerà in vigore il 21 novembre, spiegando che l’obiettivo è rafforzare la sicurezza di infrastrutture strategiche come le ferrovie, vitali anche per le Forze Armate. Il capo di Stato maggiore delle Forze armate, Wiesław Kukuła, ha sottolineato che saranno impiegati militari provenienti da tutte le componenti dell’esercito per garantire la massima efficacia dell’operazione.
“Con il supporto delle Forze Armate sarà possibile rafforzare la resilienza nazionale, comprese le infrastrutture critiche”, ha affermato Kukuła, evidenziando l’importanza di una pronta risposta militare.
Sabotaggi e accusa di terrorismo di Stato
Il clima di tensione è ulteriormente aumentato dopo le dichiarazioni del ministro degli Esteri polacco, Radoslaw Sikorski, che ha definito l’ultimo sabotaggio non solo un atto vandalico, ma un vero e proprio terrorismo di Stato. Sikorski ha denunciato che uno Stato straniero ha inviato sabotatori altamente preparati con l’intento di causare vittime umane, un attacco che fortunatamente non ha raggiunto il suo scopo grazie a un miracolo.
Il ministro ha inoltre accusato il Gru russo di ricorrere a subappaltatori sotto falsa bandiera per operazioni di sabotaggio, sottolineando che la risposta polacca sarà “più che diplomatica”. Queste affermazioni si inseriscono in un contesto di crescente tensione lungo il confine orientale della Polonia, dove è in corso un rafforzamento delle truppe, con circa 10.000 soldati inviati anche al confine con la Bielorussia per contrastare possibili minacce.






