Pechino, 25 agosto 2025 – La Repubblica Popolare Cinese ha varato un nuovo regolamento provvisorio volto a rafforzare il controllo sull’estrazione, la fusione e la separazione delle terre rare, risorse fondamentali per l’industria tecnologica globale e per la produzione di beni ad alta tecnologia. L’iniziativa, promossa congiuntamente dal ministero dell’Industria, dalla Commissione nazionale per lo sviluppo e la riforma (Ndrc) e dal ministero delle Risorse naturali, intende introdurre un innovativo sistema di tracciabilità dei dati relativi ai volumi estratti e lavorati, obbligando le imprese a caricare mensilmente queste informazioni su una piattaforma governativa.
Un sistema di tracciabilità a tutela delle terre rare
Il nuovo regolamento impone alle aziende operanti nel settore di rispettare rigorosamente le leggi vigenti e le quote di estrazione assegnate, mentre le autorità designano le “imprese qualificate” autorizzate a svolgere attività di estrazione e lavorazione delle terre rare. A tutte le altre organizzazioni o individui è vietato intervenire in questi processi, segnalando così la volontà di Pechino di combattere il fenomeno delle attività illegali e del contrabbando, che già dallo scorso maggio sono oggetto di una specifica operazione governativa.
Secondo i media statali, il provvedimento mira anche a garantire la sicurezza delle risorse nazionali, fissando obiettivi di controllo annuali basati su variabili quali lo sviluppo economico, le riserve minerarie, la tutela ambientale e la domanda di mercato. La tracciabilità e il controllo rigoroso dell’intera filiera – dall’estrazione alla fusione e separazione – si configurano come un elemento chiave nella strategia cinese per mantenere il predominio sulle terre rare, considerate un’arma strategica nella competizione globale, soprattutto in un contesto di tensioni commerciali crescenti.
Per approfondire: La mappa delle risorse minerarie e delle terre rare in Ucraina






