Roma, 28 agosto 2025 – La Striscia di Gaza è nuovamente al centro di un allarme umanitario lanciato dal Programma Alimentare Mondiale (PAM) delle Nazioni Unite. La direttrice esecutiva dell’agenzia con sede a Roma, Cindy McCain, ha descritto una situazione drammatica, sottolineando che la popolazione è ormai “al punto di rottura” a causa della crisi alimentare che sta interessando la regione.
La crisi alimentare a Gaza: un appello urgente
Durante una visita sul campo a Deir el-Balah e Khan Younis, McCain ha incontrato bambini affetti da malnutrizione grave e madri sfollate che lottano quotidianamente per sopravvivere. “Ho visto bambini morire di fame mentre ricevevano cure per malnutrizione: erano irriconoscibili rispetto alle foto in cui erano sani”, ha dichiarato con profonda commozione la direttrice del PAM. La disperazione, ha aggiunto, è “al suo apice e l’ho vista in prima persona”.
Per far fronte a questa emergenza, il PAM ha chiesto con urgenza di riattivare la sua rete di 200 punti di distribuzione alimentare sparsi in tutta la Striscia. Questi includono mense comunitarie e panetterie, fondamentali per raggiungere le persone più vulnerabili. McCain ha sottolineato che è necessario creare “le condizioni giuste per poter aiutare i più vulnerabili e salvare vite umane”.
Dialoghi diplomatici e appello per il cessate il fuoco
Oltre alla Striscia di Gaza, la direttrice del PAM ha visitato anche Israele, dove ha incontrato il primo ministro Benjamin Netanyahu, e Ramallah, per un colloquio con il primo ministro palestinese Mohammad Mustafa. Nel corso di questi incontri, McCain ha ribadito la necessità di un cessate il fuoco immediato. “Il mio cuore è rivolto alle madri di Gaza, così come a quelle degli ostaggi israeliani, i cui figli stanno morendo di fame in questo momento. Ora basta”, ha detto con fermezza.
Il 22 agosto scorso, le Nazioni Unite hanno ufficialmente dichiarato la carestia nei territori palestinesi, attribuendo la responsabilità a Israele in base a un rapporto dell’Integrated Food Security Phase Classification (IPC). Tuttavia, Israele ha contestato tale dichiarazione, definendo il rapporto “inventato” e negando l’esistenza di una carestia a Gaza.






