Nel contesto della preparazione al Consiglio Affari Interni dell’8 dicembre, il Comitato dei rappresentanti permanenti (COREPER) ha manifestato un ampio sostegno ai testi di compromesso proposti dalla Presidenza in materia di gestione migratoria e sicurezza. Si tratta di due regolamenti chiave volti a rivedere il concetto di “Paese terzo sicuro” e a istituire una lista di Paesi di origine sicuri, anticipando alcuni elementi fondamentali del Patto sulla migrazione e l’asilo.
Paesi sicuri: anticipazioni sul Patto Migrazione e Asilo
I regolamenti approvati dal COREPER introducono la possibilità di trattare le domande di protezione internazionale con procedure accelerate o di frontiera per cittadini provenienti da Paesi terzi con bassi tassi di riconoscimento della protezione internazionale, ovvero inferiori al 20% delle decisioni totali a livello UE. Viene confermata inoltre la possibilità di designare Paesi terzi sicuri, con eccezioni per specifiche aree territoriali o categorie di persone chiaramente individuabili.
Questi elementi costituiscono un anticipo delle misure previste dal nuovo Patto sulla migrazione e l’asilo, che mira a rafforzare la gestione delle frontiere esterne e a garantire procedure più snelle ed efficaci, nel rispetto dei diritti fondamentali. Il Consiglio punta a un’entrata in vigore anticipata rispetto alla scadenza prevista del 12 giugno 2026.
Prossime tappe istituzionali
I due regolamenti saranno sottoposti al Consiglio Affari Interni dell’8 dicembre, dove i ministri dovranno esprimersi sull’adozione dell’orientamento generale in vista dei negoziati trilaterali con il Parlamento europeo e la Commissione. Parallelamente, si attende il voto del Parlamento europeo sulla posizione da adottare in Commissione Libe, previsto per l’inizio di dicembre.
Il COREPER, organo chiave nella preparazione delle decisioni ministeriali dell’UE, ha così favorito un’accelerazione sulle norme che riguardano la gestione migratoria e l’asilo, in linea con le sfide attuali cui sono chiamati gli Stati membri e con l’obiettivo di una politica migratoria comune più efficace e solidale.






