Monito dell’Alto Commissario Onu per i diritti umani, Volker Türk
Ginevra, 23 maggio – L’Alto Commissario delle Nazioni Unite (Onu) per i diritti umani, Volker Türk, ha avvertito che l’escalation delle ostilità in Sud Sudan rischia di aggravare la già critica situazione umanitaria. Türk ha evidenziato un aumento degli arresti arbitrari e dei discorsi d’odio. Tra il 3 e il 20 maggio, le violenze tra le Forze di difesa popolare (SSPDF) e l’Esercito di liberazione (SPLA-IO) hanno causato almeno 75 morti e migliaia di sfollati. Türk ha sollecitato il rilascio immediato di tutti i detenuti.
Il Sud Sudan, già colpito da una grave crisi umanitaria, sta vivendo un’escalation delle ostilità che minaccia di aggravare ulteriormente la situazione nel Paese. L’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani, Volker Türk, ha lanciato un allarme a Ginevra, evidenziando il rischio concreto di un ulteriore deterioramento delle condizioni di vita. Secondo Türk, dal mese di febbraio si è registrato un aumento significativo delle violenze, degli arresti arbitrari e dei discorsi d’odio, fattori che potrebbero compromettere il fragile processo di pace instaurato in precedenza.
Aumento delle violenze e delle tensioni in Sud Sudan
Le tensioni sono esplose tra le Forze di difesa popolare del Sud Sudan (SSPDF) e l’Esercito di liberazione popolare del Sudan – all’opposizione (SPLA-IO), con un comunicato dell’Onu che riporta almeno 75 morti e 78 feriti tra i civili, oltre a migliaia di sfollati. Tra il 3 e il 20 maggio, gli scontri sono aumentati in intensità, costringendo molte famiglie a fuggire dalle proprie abitazioni in cerca di sicurezza. La situazione è ulteriormente complicata dalla detenzione di almeno 55 funzionari governativi affiliati all’SPLM-IO, che ha sollevato preoccupazioni internazionali sui diritti umani.
Richiesta di azione immediata
Volker Türk ha chiesto un’azione immediata per fermare la diffusione di discorsi d’odio e ha esortato le autorità sudanesi a rilasciare senza condizioni i detenuti arbitrariamente. La comunità internazionale è sempre più preoccupata per le conseguenze di questa escalation, poiché il Sud Sudan, uno dei Paesi più giovani e vulnerabili al mondo, deve affrontare enormi sfide sociali ed economiche.
La crisi umanitaria in corso
La crisi umanitaria è già devastante: circa 7,7 milioni di persone stanno affrontando gravi difficoltà nel procurarsi cibo e le epidemie, come quella di colera, continuano a mettere a rischio la vita di migliaia di individui. Inoltre, l’insicurezza ha reso quasi impossibile l’accesso agli aiuti umanitari, aggravando ulteriormente la situazione.
In questo contesto, l’impegno delle Nazioni Unite e delle organizzazioni umanitarie è cruciale per garantire la protezione delle popolazioni vulnerabili e per promuovere un dialogo che possa portare a una soluzione pacifica e duratura.