Ginevra, 8 agosto 2025 – L’Alto commissario dell’Onu per i Diritti Umani, Volker Türk, ha lanciato oggi un appello urgente affinché Israele fermi immediatamente il suo piano militare di completa presa della Striscia di Gaza. Il programma, secondo Türk, comporterebbe “sofferenze indicibili e crimini atroci” e si pone in chiaro contrasto con la sentenza della Corte internazionale di Giustizia che richiama Israele a porre fine alla sua occupazione e a favorire la soluzione dei due Stati con il diritto all’autodeterminazione dei palestinesi.
L’Onu denuncia il rischio di un’escalation umanitaria e militare
Volker Türk ha sottolineato che, “in base a tutte le prove finora disponibili”, questa nuova escalation militare si tradurrà in un esodo forzato di massa, ulteriori uccisioni, sofferenze insopportabili e una distruzione insensata. L’Alto commissario dell’Onu ha esortato il governo israeliano a “impegnarsi al massimo per salvare le vite dei civili di Gaza, consentendo il pieno e incondizionato flusso di aiuti umanitari”. Inoltre, Türk ha ribadito la necessità del rilascio immediato e incondizionato degli ostaggi detenuti dai gruppi armati palestinesi e la liberazione dei palestinesi detenuti arbitrariamente da Israele.
Contesto politico e tensioni internazionali
L’appello dell’Onu arriva in un momento di forte tensione internazionale, con Israele che ha annunciato la sospensione degli aiuti umanitari nella Striscia di Gaza, definita da Hamas come “crimine di guerra”. Il Segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres ha chiesto il “ritorno immediato degli aiuti umanitari e il rilascio di tutti gli ostaggi”, sollecitando tutte le parti a evitare il ritorno alle ostilità.
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