Gli ultimi due attivisti italiani della Flotilla Thousand Madleens, trattenuti dalle autorità israeliane dopo l’abbordaggio della notte tra il 7 e l’8 ottobre, sono finalmente in viaggio verso un valico della Cisgiordania. Si tratta di Vincenzo Fullone e Beatrice Lio, che hanno scelto di attendere il provvedimento di espulsione da parte di Israele anziché optare per il rimpatrio immediato. Un terzo attivista, Omar, con passaporto israeliano, è invece ancora trattenuto.
Nuova Flotilla: rientrano gli ultimi due attivisti italiani
I due italiani stanno lasciando il carcere di Ketziot, nel sud di Israele, e sono attesi nella tarda mattinata al valico di Allenby, che dovrebbero attraversare tra le 12.00 e le 13.00 ora locale. Una volta giunti in Giordania, saranno assistiti dal personale dell’Ambasciata italiana ad Amman, che faciliterà il loro rientro in Italia. Le autorità diplomatiche italiane a Tel Aviv hanno confermato il trasferimento, precisando che i detenuti non sono stati sottoposti a procedimenti giudiziari particolari, ma dovranno scegliere se accettare un’espulsione volontaria o affrontare un procedimento giudiziario che potrebbe portare all’espulsione coatta.
Contestazioni e reazioni internazionali
Intanto, in diverse città europee, tra cui Ginevra e Bologna, si sono svolte manifestazioni pro-Palestina e di solidarietà verso gli attivisti della flottiglia. A Ginevra la polizia ha risposto con gas lacrimogeni e idranti per disperdere la folla, mentre a Bologna i manifestanti hanno tentato di entrare nella stazione ferroviaria, causando danni e scontri con le forze dell’ordine. Il governo italiano ha discusso in Consiglio dei Ministri lo sciopero generale indetto in seguito agli eventi, confrontandosi sui costi e sulle conseguenze dell’astensione dal lavoro.
In Italia, gli attivisti rientrati hanno raccontato di aver subito dure condizioni di detenzione, tra cui privazione del sonno, maltrattamenti e mancanza di cibo adeguato, ma ribadiscono che la mobilitazione per la solidarietà internazionale e la fine del blocco navale continuerà.






