Nel corso di un incontro a New York, a margine dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi ha espresso la posizione ufficiale dell’Iran sulla delicata questione nucleare. “L’Iran ha buona volontà e un approccio responsabile”, ha dichiarato Araghchi, sottolineando però che “qualsiasi progresso dipenderà dalle altre parti, che devono smettere con le richieste eccessive e gli abusi del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite” per esercitare pressioni sul suo Paese.
La posizione di Rafael Grossi sul nucleare dell’Iran e le sfide dei negoziati
Il capo dell’Agenzia internazionale per l’Energia Atomica (Aiea), Rafael Grossi, ha evidenziato durante lo stesso incontro l’importanza di mobilitare tutti gli sforzi diplomatici possibili per evitare un’escalation di tensioni. Grossi ha definito i colloqui con l’Iran sul programma nucleare “in una fase piuttosto difficile”, ma ha ribadito che una soluzione diplomatica rimane ancora possibile. Nel frattempo, il meccanismo di snapback per il ripristino delle sanzioni contro l’Iran sarà attuato entro il 28 settembre, alimentando le preoccupazioni di un possibile aumento delle tensioni internazionali.
Contesto internazionale e ruolo dell’Italia
Nel frattempo, l’Italia segue con attenzione l’evolversi della situazione. Il ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani ha recentemente confermato la piena fiducia nel ruolo dell’Aiea durante un colloquio con Rafael Grossi, ribadendo il sostegno italiano ai negoziati tra Washington e Teheran. Tajani ha inoltre evidenziato l’importanza della presenza dell’Agenzia anche nelle zone di conflitto, come la centrale nucleare di Zaporizhzhya in Ucraina, per garantire la sicurezza internazionale.
L’Italia, impegnata nel rafforzare la cooperazione tecnica e scientifica con l’Aiea, guarda con crescente interesse alle applicazioni pacifiche dell’energia nucleare, considerate fondamentali per la transizione energetica e per uno sviluppo sostenibile. L’attenzione internazionale resta alta, in attesa di sviluppi che possano evitare un’escalation del conflitto e mantenere un clima di dialogo e negoziato.






