New York, 29 settembre 2025 – La scena politica di New York si scuote profondamente a cinque settimane dalle elezioni municipali, con l’annuncio del ritiro dalla competizione elettorale di Eric Adams, sindaco uscente della città. Questa decisione inaspettata riapre la corsa per la poltrona più ambita della Grande Mela, concentrando l’attenzione principalmente su due sfidanti: il giovane deputato democratico Zohran Mamdani e l’ex governatore Andrew Cuomo, entrambi candidati indipendenti dopo le primarie democratiche.
Il ritiro di Eric Adams e le sue motivazioni
Il 65enne Adams, in carica dal 2022 e secondo afroamericano a guidare New York dopo David Dinkins, aveva inizialmente deciso di presentarsi come indipendente per aggirare le primarie del Partito Democratico, ma i sondaggi lo davano costantemente sotto il 10% delle preferenze. Nel suo messaggio video di addio, Adams ha lanciato un monito agli elettori affinché guardino con diffidenza sia Mamdani che Cuomo. Senza citarli direttamente, ha definito Mamdani un esponente di “forze subdole” con “agende radicali e divisive” che intendono “distruggere in blocco i sistemi costruiti nel corso delle generazioni”, mentre ha definito Cuomo un “politico di cui non ci si può fidare, che pensa solo a se stesso e non al futuro dei cittadini”.
Only in America. Only in New York.
Thank you for making my story a reality. pic.twitter.com/efHuyBnITJ— Eric Adams (@ericadamsfornyc) September 28, 2025
Adams ha inoltre denunciato l’ostruzionismo subito dal Campaign Finance Board di New York, che gli ha negato i fondi pubblici essenziali per sostenere la sua campagna elettorale, e ha attribuito il suo ritiro anche alle “voci ripetute” su un possibile abbandono che ne hanno eroso il consenso. Nelle ultime settimane, secondo fonti del New York Times, Adams aveva esplorato altre opportunità, inclusi negoziati con ambienti legati all’ex presidente Donald Trump per un possibile incarico diplomatico in Arabia Saudita. I suoi legami con l’amministrazione Trump, insieme alle accuse di corruzione da cui è stato prosciolto nel 2025, hanno però pesato negativamente sul suo profilo elettorale.
La nuova sfida: Mamdani contro Cuomo
Con il ritiro di Adams, la competizione si riduce a una sfida a due. Zohran Mamdani, deputato statale di 33 anni, rappresenta l’ala più progressista e “socialista” del Partito Democratico. Pur avendo conquistato le primarie, il giovane politico rimane un personaggio divisivo, soprattutto tra gli elettori più moderati e conservatori della città.
Dall’altra parte, Andrew Cuomo, ex governatore dello Stato di New York e figura di spicco del Partito Democratico, si è presentato come candidato indipendente dopo una sconfitta sorprendente alle primarie contro Mamdani. Cuomo, che ha guidato lo Stato dal 2011 al 2021 prima di dimettersi a seguito di accuse di molestie sessuali poi archiviate, punta a rilanciare la propria carriera politica con questa candidatura. La sua esperienza amministrativa e il suo profilo moderato lo collocano come alternativa preferibile per molti elettori dem che temono le politiche radicali di Mamdani.
Il contesto politico e le prospettive in vista del voto di novembre
Le elezioni del 4 novembre vedranno inoltre la partecipazione del repubblicano Curtis Sliwa, che nonostante le pressioni, anche da parte di Trump, ha mantenuto la sua candidatura. Il ritiro di Adams, pur rappresentando una svolta, non cambia sostanzialmente l’andamento dei sondaggi, che vedono Mamdani mantenere un vantaggio significativo, con margini tra il 15 e il 22% rispetto a Cuomo.
Questa nuova configurazione della corsa elettorale riflette le tensioni e le divisioni interne al Partito Democratico di New York e pone in primo piano il dibattito tra riformismo moderato e spinta progressista nella gestione della città più popolosa degli Stati Uniti.






