Tel Aviv, 3 agosto 2025 – Il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu ha rivolto un appello urgente alla Croce Rossa Internazionale per garantire l’accesso immediato a cibo e cure mediche agli ostaggi detenuti nella Striscia di Gaza. La richiesta arriva in un contesto di intensi scontri e tensioni tra Israele e le organizzazioni terroristiche Hamas e Jihad islamica, accusate da Netanyahu di violazioni del diritto internazionale.
L’appello di Netanyahu e la situazione degli ostaggi a Gaza
Secondo quanto riferisce un comunicato ufficiale dell’ufficio del premier, Netanyahu ha dialogato direttamente con Julien Larison, capo della delegazione della Croce Rossa nella regione, chiedendo un intervento immediato per fornire assistenza ai prigionieri. Il primo ministro ha sottolineato come la narrazione diffusa da Hamas sulla fame a Gaza sia una menzogna propagandistica, mentre in realtà l’inedia e la sofferenza sono imposte in modo sistematico proprio agli ostaggi, che subiscono abusi fisici e psicologici di estrema gravità.
Parallelamente, Netanyahu ha sollecitato la comunità internazionale a unirsi nella condanna delle attività di Hamas e Jihad islamica, evidenziando che tali gruppi violano non solo il diritto internazionale ma anche la Convenzione di Ginevra. Il premier ha chiesto inoltre la cessazione immediata di ogni tipo di sostegno, diretto o indiretto, a queste organizzazioni terroristiche.
Contesto umanitario e diplomatico nel conflitto israelo-palestinese
Il conflitto tra Israele e Hamas, durato oltre quindici mesi, ha causato una grave crisi umanitaria nella Striscia di Gaza, con migliaia di morti e centinaia di migliaia di feriti, secondo le autorità palestinesi controllate da Hamas. Recentemente è stato raggiunto un accordo per un cessate il fuoco iniziale di 42 giorni e per lo scambio di ostaggi, che prevede la liberazione di centinaia di prigionieri palestinesi in cambio del rilascio di ostaggi israeliani.
Le condizioni sanitarie a Gaza sono drammatiche; l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha definito il ripristino del sistema sanitario locale un compito complesso e difficile, a causa della distruzione diffusa e dei vincoli operativi. Nel frattempo, l’Unicef ha iniziato a trasferire aiuti essenziali come acqua, kit igienici, cibo e vestiti invernali alla popolazione civile, auspicando un accesso sicuro e senza ostacoli agli operatori umanitari.
Parallelamente, il governo israeliano ha confermato la recente liberazione di tre ostaggi, Romi Gonen, Emily Damari e Doron Steinbrecher, accolti con calore dalle loro famiglie e assistiti dalla Croce Rossa. Netanyahu ha ribadito l’impegno a riportare a casa tutti gli ostaggi ancora detenuti, mentre Hamas ha dichiarato di rispettare il cessate il fuoco a condizione che Israele faccia lo stesso.
La Croce Rossa Italiana, parte integrante del Movimento Internazionale della Croce Rossa e Mezzaluna Rossa, rappresenta un attore chiave nel garantire assistenza umanitaria in situazioni di conflitto come quella attuale, con una lunga storia di impegno nel diritto internazionale umanitario e nel soccorso alle popolazioni colpite da crisi.






