Proseguono i negoziati tra Israele e Hamas, con un clima che è stato definito “positivo” dai negoziatori palestinesi impegnati nel secondo round di colloqui a Sharm El-Sheikh. Tuttavia, restano gravi le tensioni e le violenze sul terreno, con attacchi e raid israeliani in varie località della Striscia di Gaza e della Cisgiordania.
Attacco a Gaza: un bambino ucciso e numerosi feriti a Khan Yunis
Un bambino palestinese è stato ucciso e molti altri sono rimasti feriti a seguito di un raid israeliano nella città di Khan Yunis, nel sud della Striscia di Gaza. La notizia è stata confermata da fonti ospedaliere locali, come l’ospedale al-Amal, e riportata da Al Jazeera. Khan Yunis, con i suoi circa 350.000 abitanti, rappresenta una delle aree più densamente popolate e strategiche della Striscia, da sempre teatro di conflitti tra forze israeliane e palestinesi.
Raid israeliani in Cisgiordania e distruzione di uliveti
Parallelamente, le forze israeliane hanno condotto diversi raid su larga scala in Cisgiordania, specialmente nella città di el-Bireh e nel campo profughi di Jalazone, a nord di Ramallah, dove sono stati arrestati almeno 15 palestinesi. Intorno a Ramallah sono stati istituiti posti di blocco e a Qalandiya l’esercito israeliano ha utilizzato gas lacrimogeni per disperdere manifestanti. Raid sono stati segnalati anche a Kufr Ni’meh e nei villaggi limitrofi. Inoltre, coloni israeliani hanno raso al suolo circa 150 ulivi nel villaggio di Umm al-Khair, a sud di Hebron, un gesto che colpisce duramente le risorse agricole locali e il tessuto sociale palestinese.
Israele-Hamas: negoziati in corso con “clima positivo”
Nonostante la situazione sul campo rimanga estremamente tesa, fonti vicine a Hamas hanno confermato che i colloqui per un piano di pace sulla Striscia di Gaza, iniziati ieri a Sharm El-Sheikh con la delegazione israeliana, procedono in un “clima positivo”. Il secondo round di negoziati è previsto per oggi in tarda mattinata, con l’obiettivo di trovare accordi che possano mitigare il conflitto e porre fine alle ostilità in corso.
Le tensioni tra Israele e Hamas continuano quindi a manifestarsi tra operazioni militari sul terreno e tentativi diplomatici di mediazione, mentre la popolazione civile subisce le conseguenze più drammatiche di questa escalation.






