Nuove immagini scioccanti sono state diffuse dall’ex braccio destro di Aleksej Navalny, Leonid Volkov, su X, il social network precedentemente noto come Twitter. Le fotografie, mai viste prima, ritraggono gli interni di una cella carceraria russa dove sarebbe stato detenuto il noto oppositore di Vladimir Putin, morto in circostanze ancora oggetto di accesi dibattiti internazionali.
Le immagini della cella di Navalny e le accuse di omicidio
Le fotografie mostrano una cella angusta con tracce di vomito e sangue sul pavimento, accanto a un quaderno e un dizionario. Volkov sostiene che queste immagini sono state scattate dopo la morte di Naval’nyj e rappresentano la prova di un omicidio. “Alexei è stato assassinato in modo straziante, con il veleno”, ha affermato, sottolineando che nonostante i tentativi delle autorità di cancellare i dettagli dalle cartelle cliniche e coprire le tracce, “sappiamo tutto del suo ultimo giorno e del metodo con cui è stato ucciso”.
Navalny, attivista politico e critico del regime di Putin, era diventato il volto dell’opposizione russa e aveva subito un tentativo di avvelenamento nel 2020 con il Novičok, agente nervino di fabbricazione militare, che aveva portato a una forte condanna internazionale contro il governo russo. Arrestato e condannato più volte in processi ritenuti politicamente motivati, Navalny è deceduto in carcere il 16 febbraio 2024, ufficialmente per un’aritmia cardiaca.
Il contesto politico e la risonanza internazionale
La morte di Navalny ha avuto un impatto profondo sia all’interno della Russia che sulla scena globale, aggravando le tensioni già elevate tra Mosca e l’Occidente, soprattutto nel contesto della guerra in Ucraina e delle sanzioni imposte a Vladimir Putin e ai suoi collaboratori. Le immagini diffuse da Volkov aggiungono ulteriore pressione sulle autorità russe, già accusate di repressione violenta contro i dissidenti.
Nel frattempo la figura di Navalny continua a essere simbolo della lotta per la democrazia e i diritti umani in Russia. La sua morte ha scatenato reazioni che vanno dalle sanzioni contro numerosi funzionari russi all’intensificarsi del dibattito sulle strategie per contrastare la politica di Putin.
Le rivelazioni di Volkov si inseriscono in un quadro complesso di repressione politica e di lotta per la libertà che continua a caratterizzare la Russia di oggi.






