ANTALYA, 14 MAG – La strategia prevede un aumento del 3,5% per requisiti militari fondamentali e un 1,5% per investimenti legati alla sicurezza. La riunione di Antalya precede il vertice dell’Aja del 24-25 giugno, focalizzandosi su aumento della spesa, espansione industriale e rafforzamento della deterrenza
Come si apprende da fonti Nato, Mark Rutte, l’attuale segretario generale dell’organizzazione, intende sottoporre al vertice dell’alleanza che si svolgerà all’Aja il 24 e il 25 giugno “la decisione di aumentare gradualmente il livello della spesa per la difesa fino al 5% del Pil entro il 2032”. Questo progetto potrebbe rappresentare un passo cruciale nella strategia di difesa collettiva, soprattutto considerando che il contesto geopolitico sta diventando sempre più complesso.
Il piano proposto da Rutte
Rutte, intende discutere questo piano durante l’incontro tra i ministri degli Esteri dell’Alleanza a Antalya, che si svolgerà nella serata di oggi, mercoledì 14 maggio, e domani e rappresenterà un’importante occasione di dialogo prima del vertice del 24 e 25 giugno. L’aumento della spesa sarà suddiviso in due livelli distinti: il 3,5% sarà destinato alla spesa militare tradizionale, che include i requisiti militari fondamentali, mentre il restante 1,5% sarà dedicato a spese più ampie per la sicurezza, da definire attraverso ulteriori negoziati.
Potenziamento delle capacità operative
Questo piano di spesa non solo mira a soddisfare gli attuali standard di difesa, ma si propone anche di potenziare le capacità operative della NATO, in linea con gli obiettivi che saranno fissati nella prossima Ministeriale della Difesa. La crescente tensione internazionale, in particolare in relazione agli sviluppi in Europa orientale e alle preoccupazioni riguardanti la sicurezza globale, rende necessaria questa iniziativa.
Un segnale di unità tra i membri
Durante l’incontro di Antalya si discuterà anche dell’espansione della produzione industriale nel settore della difesa e delle strategie per rafforzare la deterrenza. In questo momento storico, la NATO si trova a fronteggiare sfide senza precedenti che richiedono un approccio coordinato e una maggiore integrazione tra le forze armate dei vari stati membri.






