Il segretario del Consiglio di Sicurezza russo, Serghei Šojgu, ha dichiarato che i test nucleari non si sono mai interrotti in nessun Paese dotato di armi nucleari, ma sono sempre stati effettuati esclusivamente su modelli matematici tramite sistemi computerizzati. La sua affermazione arriva a seguito dell’annuncio del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, che ha manifestato l’intenzione di riprendere i test nucleari fisici.
Test nucleari computerizzati: la denuncia della Russia
In una recente intervista riportata dall’agenzia Interfax, Šojgu ha sottolineato che “i test non si sono mai fermati in nessun Paese, nemmeno per un giorno, nemmeno per un’ora”. Tuttavia, ha precisato che tali test sono stati condotti esclusivamente nell’ambito dell’uso della tecnica di calcolo e non attraverso esperimenti fisici, ma mediante modelli matematici. Questo metodo, spiega, ha permesso alle nazioni di mantenere e sviluppare la loro capacità nucleare senza effettuare esplosioni reali.
Questa posizione si inserisce nel contesto di una crescente tensione internazionale, in cui gli Stati Uniti, guidati dal presidente Trump, hanno espresso l’intenzione di riprendere i test nucleari fisici, una mossa che potrebbe riaccendere dibattiti e preoccupazioni sulla corsa agli armamenti nucleari. Šojgu, figura di spicco nel panorama politico e militare russo e attuale segretario del Consiglio di Sicurezza dal maggio 2024, rappresenta una voce autorevole nel settore della difesa nucleare.
Sergej Šojgu: il ruolo strategico nella sicurezza russa
Nato nel 1955 nella Repubblica autonoma di Tuva, Šojgu ha una lunga carriera al servizio della Federazione Russa. Ministro della Difesa dal 2012 al maggio 2024, è stato nominato segretario del Consiglio di Sicurezza nel maggio 2024, incarico in cui supervisiona le questioni di sicurezza nazionale più delicate. La sua esperienza militare e politica, unita al ruolo di confidente stretto del presidente Vladimir Putin, lo rende una figura centrale nella gestione delle risorse strategiche della Russia, compresa la politica sui test nucleari.
La sua recente presa di posizione in merito ai test nucleari computerizzati conferma la linea ufficiale russa che, pur mantenendo una capacità nucleare attiva, evita le esplosioni fisiche per rispettare accordi internazionali e limitare le tensioni globali. Questa dichiarazione arriva in un momento delicato, con gli Stati Uniti che valutano un possibile ritorno ai test nucleari tradizionali, una scelta che potrebbe avere ripercussioni significative sugli equilibri geopolitici mondiali.






