Mosca, 10 settembre 2025 – La tensione tra Russia e Polonia si acuisce ulteriormente sul dossier ucraino. Secondo un comunicato del ministero degli Esteri russo, ripreso dall’agenzia Tass, Mosca accusa Varsavia di “diffondere miti” con l’obiettivo di intensificare l’escalation della crisi ucraina. La Russia respinge così le affermazioni polacche relative al presunto attraversamento del confine polacco da parte di droni impiegati nelle operazioni militari contro le infrastrutture ucraine.
Le accuse di Mosca e la versione ufficiale
Il ministero della Difesa russo ha chiarito che “non vi erano piani per colpire obiettivi sul territorio della repubblica di Polonia” e che “l’autonomia di volo dei droni utilizzati nella distruzione delle imprese del complesso militare-industriale ucraino non supera i 700 chilometri”. Questo dato è stato sottolineato per contestare la versione di Varsavia, che aveva denunciato la violazione dello spazio aereo polacco. La Russia definisce tale narrazione come un tentativo di aggravare la situazione di crisi, che Mosca continua a definire “crisi ucraina”, in un contesto segnato dall’invasione russa dell’Ucraina iniziata nel 2022.
Polonia: “Attacco deliberato con droni russi, non ci faremo intimidire”
Nella serata di ieri, lo spazio aereo della Polonia è stato violato per ben 19 volte da droni di fabbricazione russa, un episodio che il ministro degli Esteri polacco Radosław Sikorski ha definito come un attacco deliberato e non un semplice errore di rotta. La risposta di Varsavia, supportata da Unione Europea e NATO, è ferma: «Non ci lasceremo intimidire», ha affermato Sikorski, ribadendo il sostegno al popolo ucraino e condannando il tentativo di Mosca di ripristinare un “ultimo impero europeo”.
Le reazioni diplomatiche
Il ministro Sikorski ha descritto l’intrusione come un attacco senza precedenti non solo alla Polonia ma all’intera NATO, sottolineando l’eccezionale gravità della situazione. L’ambasciatore russo è stato convocato d’urgenza, ma ha negato la responsabilità di Mosca, affermando che i droni non sarebbero russi. Sikorski ha sottolineato l’improbabilità che si tratti di un incidente, data la quantità e la natura coordinata dei droni coinvolti, richiamando l’attenzione internazionale sull’aggressività russa nella regione.
Parallelamente, da Lubiana arriva il commento della presidente slovena Nataša Pirc Musar, che si dice scettica riguardo alla versione russa dell’errore, definendo la spiegazione “inaccettabile”. Pirc Musar, che ha incontrato il presidente italiano Sergio Mattarella, ha dichiarato: «Attendiamo la risposta della NATO a questo atto grave». La sua posizione riflette la crescente tensione in Europa centrale e l’unità degli Stati membri nel condannare azioni destabilizzanti.
Polonia, rinvenuti i resti di 15 droni: dispiegati 12mila agenti
La polizia polacca ha confermato il ritrovamento dei resti di quindici droni, localizzati in gran parte nella regione orientale del Paese, in particolare nel voivodato di Lublino. Lo ha reso noto Karolina Galecka, portavoce del ministero degli Interni, specificando su X che gli ordigni sono stati individuati in diverse località, tra cui Czosnówka, Cześniki, Krzywowierzba-Kolonia, Mniszków, Oleśno, Wielki Łan, Wohyń, Wyhalew, Wyryki, Zabłocie-Kolonia, Nowe Miasto nad Pilicą, Bychawka Trzecia, Radiany-Sewerynów, Czyżów e Sobótka.
Per le operazioni di ricerca e messa in sicurezza del territorio, Varsavia ha mobilitato circa 12 mila agenti di polizia.
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