Parigi, 1 ottobre 2025 – Militari dell’esercito francese sono saliti a bordo di una petroliera sospettata di far parte della cosiddetta “flotta fantasma” russa, ormeggiata da alcuni giorni al largo di Saint-Nazaire, sulla costa nord-occidentale della Francia. L’operazione, condotta questo pomeriggio, si inserisce nel contesto di crescenti tensioni e controlli sulle navi russe coinvolte in traffici illeciti, spesso sotto bandiere di comodo, nel Mediterraneo e nel Nord Europa.
La petroliera sotto sorveglianza
L’unità navale, battente bandiera del Benin, è stata bloccata sabato scorso e si sospetta un coinvolgimento nel recente sorvolo di droni sulla Danimarca, avvenuto la settimana scorsa. Fonti militari francesi hanno confermato che i soldati, in mimetica e con il volto coperto, hanno effettuato una visita dettagliata a bordo, pattugliando il ponte dell’imbarcazione per accertarne le condizioni e raccogliere informazioni. La Francia, membro attivo della NATO e con una forte presenza militare globale, continua a monitorare con attenzione il fenomeno delle navi fantasma legate al Cremlino, nel tentativo di contrastare operazioni di contrabbando e attività illecite.
Il contesto internazionale e la flotta fantasma
Il fenomeno della cosiddetta “flotta fantasma” riguarda un insieme di petroliere e mercantili che operano sotto bandiere di Paesi terzi, spesso con standard di sicurezza discutibili e coinvolti in traffici sospetti di petrolio e armi. Recenti episodi, come l’esplosione sulla petroliera Seajewell tra Savona e Vado Ligure, indagata dalla Direzione distrettuale antimafia di Genova per sospetto terrorismo, e altri attacchi a navi russe in porti del Mediterraneo e del Baltico, hanno acceso i riflettori su questa rete sommersa di imbarcazioni.
La Francia è tra i paesi europei che stanno studiando nuove misure per bloccare queste navi ombra, nel quadro di un più ampio sforzo internazionale per contrastare la pirateria, il traffico illecito e il rischio di incidenti ambientali legati a imbarcazioni spesso prive delle necessarie certificazioni. L’intervento francese a Saint-Nazaire si inserisce in questo scenario di crescente allerta e cooperazione tra intelligence e forze armate europee.
Il sorvolo di droni sulla Danimarca, Paese membro dell’Unione europea e della NATO, ha ulteriormente inasprito la tensione e ha contribuito a mobilitare le autorità francesi, che dimostrano così la loro determinazione a mantenere sotto controllo le attività sospette nel loro territorio marittimo.






