Buenos Aires, 23 novembre 2025 – In Argentina si segna un importante cambio nella gestione della Difesa nazionale, con la nomina del tenente-generale Carlos Presti a ministro della Difesa, la prima volta dopo oltre quattro decenni in cui un militare assume questo ruolo. La decisione, annunciata dal presidente Javier Milei, rappresenta una svolta significativa nella storia politica argentina, ponendo fine a 42 anni di tradizionale comando civile del dicastero.
Milei nomina di un militare dopo 42 anni
Il governo di Javier Milei, entrato in carica nel dicembre 2023, ha ufficializzato la nomina di Carlos Presti, attuale comandante dell’Esercito argentino, come nuovo ministro della Difesa. Tale scelta si inserisce nel contesto di un rimpasto ministeriale imposto dall’obbligo di sostituire alcuni ministri eletti al Congresso nelle recenti elezioni legislative di ottobre, in cui il partito di Milei, La Libertà Avanza, ha ottenuto una vittoria significativa, consolidando la sua influenza parlamentare.
La nomina del generale Presti rompe la consuetudine che, sin dal ritorno della democrazia nel 1983, ha visto solo civili alla guida del ministero della Difesa, indipendentemente dall’orientamento politico dei governi. Il governo Milei ha sottolineato che questa scelta “chiude un’epoca di demonizzazione delle forze armate nazionali”, riaffermando il valore e la professionalità del personale militare.
L’opposizione però contestano un tentativo di “militarizzare” il governo, e avanza preoccupazioni per un possibile colpo di stato in una Argentina segnata dalle protesta e dall’incertezza economica.
Il contesto storico e politico
Carlos Presti è figlio di Roque Presti, comandante durante la dittatura civico-militare (1976-1983), un periodo oscuro caratterizzato da violazioni sistematiche dei diritti umani, con circa 30 mila desaparecidos e centinaia di processi ancora in corso contro ex-repressori. Questa eredità storica aggiunge una dimensione complessa alla nomina, che è stata accolta con attenzione e critiche da parte di associazioni per i diritti umani.
Parallelamente alla nomina di Presti, il governo ha designato Alejandra Monteoliva come nuova ministra della Sicurezza, sostituendo Patricia Bullrich, che a sua volta entrerà nel Senato. Il ministero della Sicurezza è stato al centro di controversie per la gestione dei protocolli antidisturbo e la repressione delle proteste sociali.
In Argentina, questo incarico è stato tradizionalmente affidato a civili per garantire il controllo democratico sulle forze armate, ma la nuova amministrazione intende bilanciare tale principio con un più diretto coinvolgimento dei professionisti militari nella gestione strategica della difesa.
Il cambio di paradigma inaugurato da Milei e dalla sua squadra ministeriale, con la nomina di Presti, riflette la complessità del momento politico argentino, segnato da tensioni sociali, sfide economiche e una ridefinizione del ruolo dello Stato nel panorama nazionale.






