Almería, 3 settembre 2025 – Un nuovo dramma migratorio si è consumato lungo le coste di Almería, nel sud-est della Spagna, dove sono stati recuperati sette corpi di migranti dopo lo sbarco di due imbarcazioni sulle spiagge di Los Muertos (Carboneras) e Las Salinas (Cabo de Gata). Le operazioni di recupero, condotte dalla Guardia Civil e dalla Protezione Civile, hanno confermato il ritrovamento di sei cadaveri al largo tra le spiagge di Martinicas e Los Muertos, mentre un settimo corpo è stato trovato al largo di Las Salinas, nel parco naturale di Cabo de Gata.
I dettagli del tragico sbarco sulle spiagge di Almería
Intorno alla mezzanotte di ieri, una prima imbarcazione con un numero imprecisato di persone è approdata a Los Muertos, dove 26 migranti sono stati intercettati dalle autorità. Durante le operazioni di soccorso, protrattesi per diverse ore, sono stati recuperati sei corpi in mare. Parallelamente, un secondo barcone con 37 persone a bordo ha raggiunto la spiaggia di Las Salinas, dove è stato confermato il ritrovamento di un altro cadavere.
Le autorità locali hanno avviato immediatamente le indagini per accertare le cause delle morti e non escludono che il bilancio delle vittime possa aumentare. Secondo le testimonianze dei migranti sopravvissuti, raccolte dopo lo sbarco a Los Muertos, alcuni occupanti erano stati scaraventati in mare dalle onde, mentre altri sarebbero stati costretti a gettarsi in acqua in prossimità della costa. Questo episodio sottolinea ancora una volta i rischi estremi affrontati dai migranti nel tentativo di raggiungere l’Europa, spesso costretti da trafficanti a intraprendere traversate pericolose senza competenze di nuoto.
Il contesto più ampio della crisi migratoria nel Mediterraneo
La tragedia di Almería si inserisce in un quadro più ampio di emergenza migratoria nel Mediterraneo occidentale. Nel primo semestre del 2025, sono stati registrati oltre 5.200 migranti morti o dispersi lungo le rotte migratorie verso l’Europa, con una media di circa 14 vittime al giorno. Le rotte spagnole, in particolare quelle verso le Canarie, la Penisola Iberica e le Baleari, hanno visto un aumento significativo del tasso di mortalità, con 3.130 persone scomparse nel 2024, quasi 800 in più rispetto all’anno precedente.
Nonostante un aumento degli arrivi in Spagna, la situazione resta critica, con i migranti che affrontano viaggi sempre più pericolosi a causa delle restrizioni e delle politiche di respingimento attuate in vari Paesi europei, che spesso spingono chi fugge da guerre e povertà verso rotte più rischiose e disperate.
Il Parco Naturale di Cabo de Gata, dove è avvenuto uno degli sbarchi, è noto per le sue spiagge incontaminate e la sua importanza ecologica, ma è divenuto purtroppo anche scenario di queste tragedie umane. Le autorità locali e le organizzazioni di soccorso continuano a monitorare la situazione con estrema attenzione.






