Berlino, 26 agosto 2025 – Il cancelliere tedesco Friedrich Merz ha lanciato un appello diretto a Vladimir Putin, esortandolo ad accogliere l’offerta di incontro con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky già nei prossimi giorni. “Zelensky ha chiarito di essere pronto a sedersi al tavolo con Putin”, ha dichiarato Merz in una conferenza stampa congiunta con il primo ministro canadese Mark Carney presso la cancelleria di Berlino. “Adesso tocca a Mosca. Se il presidente russo ha seriamente intenzione di mettere fine alle uccisioni, accolga l’offerta”.
Merz: “Putin accolga l’offerta di Zelensky o nuova pressione internazionale”
Merz ha avvertito che, qualora il Cremlino non dovesse rispondere positivamente, si dovrà procedere con nuove pressioni sulla Russia. “Per questa eventualità in Europa stiamo già lavorando a un altro pacchetto di sanzioni e da parte americana non sono esclusi dazi punitivi”, ha aggiunto il cancelliere tedesco. La Germania, sotto la guida di Merz, ha mostrato una crescente determinazione nel sostenere Kiev, inclusa la decisione di non divulgare più i dettagli delle armi fornite all’Ucraina, per tutelare la sicurezza delle operazioni.
Friedrich Merz ha evidenziato come Zelensky abbia già manifestato la disponibilità a sedersi al tavolo delle trattative “già nei prossimi giorni“, e ha sottolineato che ora la palla è nel campo di Mosca. “Se il presidente russo ha seriamente intenzione di mettere fine alle uccisioni, deve accogliere l’offerta“, ha affermato il cancelliere tedesco, ricordando che Putin ha finora legato l’incontro a condizioni ritenute inaccettabili sia da Zelensky che da lui personalmente. Merz ha definito la strategia russa come un tentativo di “prendere tempo“, evidenziando che se l’incontro non si concretizzerà, sarà necessario “consultarsi” per valutare nuovi passi, tra cui un possibile vertice trilaterale fra Zelensky, Trump e Putin.
In vista di un eventuale rifiuto russo, Merz ha annunciato che in Europa si sta già lavorando a un ulteriore pacchetto di sanzioni, mentre dagli Stati Uniti non sono esclusi dazi punitivi. Il cancelliere ha inoltre ribadito che Berlino continuerà a sostenere Kiev, anche finanziando la produzione interna di armamenti ucraini e mantenendo riservati i dettagli sulle forniture militari.
Germania non riconosce ancora stato della Palestina
La Germania non vede i presupposti per riconoscere lo Stato palestinese. Lo ha ribadito Friedrich Merz oggi in conferenza stampa con l’omologo canadese Mark Carney. “Al governo canadese la nostra posizione è nota, noi non ci uniremo a questa iniziativa. Riteniamo che non ci siano affatto i presupposti per un riconoscimento dello Stato palestinese“. “Su questa questione le opinioni divergono e gli avvenimenti degli ultimi giorni non hanno cambiato la nostra posizione“, ha concluso il cancelliere






