Johannesburg, 23 novembre 2025 – Al termine del vertice del G20, la presidente del Consiglio italiano, Giorgia Meloni, ha rivelato l’impegno dell’Italia nel lavorare sul piano di pace di Donald Trump per la risoluzione del conflitto in Ucraina. Durante la conferenza stampa tenutasi a Johannesburg, Meloni ha sottolineato la disponibilità manifestata dal presidente degli Stati Uniti e ha confermato che il lavoro diplomatico prosegue anche con altri leader internazionali, in particolare con la Finlandia.
Meloni: “Lavoriamo sul piano di pace di Trump, non serve una controproposta totale”

“Ho trovato disponibilità da parte del presidente degli Stati Uniti Trump”, ha dichiarato Meloni, riferendo di una telefonata “abbastanza lunga” anche con il presidente finlandese Stubb. La presidente del Consiglio ha spiegato che il lavoro degli sherpa italiani a Ginevra segue questo orientamento, orientato a valorizzare i punti condivisibili della proposta già esistente, piuttosto che elaborare una controproposta europea completa.
Rispondendo a una domanda sull’eventualità di una controproposta dell’Unione Europea al piano di pace di Trump, Meloni ha evidenziato che “ha senso lavorare sulla proposta che c’è”. Ha inoltre sottolineato l’importanza di ottenere un cessate il fuoco temporaneo sulle infrastrutture strategiche e civili bombardate dai russi, auspicando un segnale concreto anche da parte di Mosca verso la pace.
I negoziati internazionali e la posizione europea
Le trattative proseguono a Ginevra, con la partecipazione di delegazioni statunitensi, ucraine e di diversi Paesi europei. Il segretario di Stato americano, Marco Rubio, ha confermato che il team di Washington sta apportando alcune modifiche al piano nel tentativo di ridurre le divergenze con Kiev. Il capo della delegazione ucraina Andriy Yermak ha definito l’incontro “molto produttivo”, sottolineando i progressi verso una pace giusta e duratura.
Sul fronte europeo, il ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, ha avviato consultazioni con colleghi europei e con il ministro ucraino Andrij Sybiha per ribadire la necessità di rispettare la sovranità e l’integrità territoriale dell’Ucraina. Tajani ha anche sottolineato l’importanza di evitare impegni che possano compromettere la sicurezza e la stabilità interna dell’Unione Europea.
Parallelamente, il cancelliere tedesco Friedrich Merz ha confermato che la “linea rossa” per Berlino resta l’integrità territoriale ucraina, pur riconoscendo la “disperazione” di Kiev e la necessità di lavorare verso una tregua come primo passo concreto.
Il contesto internazionale e le reazioni
Mentre proseguono gli sforzi diplomatici, diverse altre novità segnano il contesto del conflitto. Ad esempio, le forze ucraine hanno annunciato di aver abbattuto un elicottero russo Mi-8 con un drone d’attacco in profondità, un evento senza precedenti nella regione di Rostov.
Sul fronte internazionale, si registra un’apertura da parte di alcuni alleati europei che, secondo fonti di stampa, sarebbero disposti a reintegrare la Russia nel G8 qualora il piano di pace venga approvato da Stati Uniti, Russia e Ucraina, e riceva l’ok del G7.
Infine, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha espresso la propria gratitudine verso gli Stati Uniti e in particolare verso Donald Trump per il sostegno militare e diplomatico, sottolineando l’importanza di mantenere questo supporto per difendere la vita e la sovranità ucraina.
In questo scenario complesso, con negoziati ancora in corso e posizioni ancora da definire, l’Italia si pone come interlocutore attivo nel tentativo di contribuire a una soluzione diplomatica della guerra in Ucraina, lavorando a stretto contatto con Washington e gli altri partner internazionali.






