La Finlandia si prepara a compiere un passo significativo nel difficile scenario geopolitico mediorientale, con l’intenzione di aderire alla dichiarazione franco-saudita sulla soluzione a due Stati per il conflitto israelo-palestinese. Nonostante ciò, Helsinki non ha ancora fissato una data precisa per il riconoscimento dello Stato palestinese, segnalando una posizione cauta ma orientata al sostegno della causa palestinese.
Finlandia e la posizione sul riconoscimento dello Stato di Palestina
La ministra degli Esteri finlandese, Elina Valtonen, ha sottolineato su X che il processo guidato da Francia e Arabia Saudita rappresenta “lo sforzo internazionale più significativo degli ultimi anni per creare le condizioni per una soluzione a due Stati”. Tuttavia, il governo di coalizione di destra della Finlandia appare diviso sull’argomento: il Partito dei Finlandesi di estrema destra e i Cristiano-Democratici si oppongono al riconoscimento immediato. Valtonen ha però confermato l’impegno della Finlandia a riconoscere la Palestina in futuro, senza però fornire dettagli su tempistiche.
Il presidente finlandese, Alexander Stubb, ha espresso all’inizio di agosto la sua disponibilità a riconoscere lo Stato palestinese, qualora il governo presentasse una proposta ufficiale, confermando un ruolo istituzionale attivo ma limitato nella politica estera.
Un contesto internazionale in evoluzione
La questione del riconoscimento dello Stato di Palestina si inserisce in un quadro internazionale sempre più articolato. Secondo dati aggiornati, 147 Stati membri delle Nazioni Unite riconoscono oggi la Palestina come Stato, pari a circa tre quarti della comunità internazionale. Tra questi figurano molti Paesi dell’Africa, dell’Asia, dell’America Latina e alcuni Stati europei come la Svezia, che nel 2014 è stata il primo paese dell’Europa occidentale a riconoscerla.
Nel corso degli ultimi decenni, a partire dalla proclamazione unilaterale di indipendenza palestinese nel 1988, si sono susseguiti numerosi riconoscimenti diplomatici, con un’accelerazione significativa negli ultimi anni. Anche il Vaticano ha formalmente riconosciuto lo Stato palestinese nel 2013, mentre Francia, Regno Unito e Malta hanno annunciato l’intenzione di seguire la stessa strada. Il Canada ha manifestato interesse a riconoscere la Palestina, subordinando però la decisione a condizioni politiche specifiche.
L’annuncio della Finlandia si colloca quindi in un contesto globale di crescente riconoscimento e sostegno internazionale alla soluzione a due Stati, segnando un possibile cambio di rotta anche in Europa, dove le posizioni restano però eterogenee e spesso condizionate da equilibri interni ai singoli Paesi.





