Roma, 21 ottobre 2025 – Mentre si svolge a Roma, presso il centro congressi “La Nuvola” all’Eur, la fiera internazionale Cybertech Europe, dedicata alla sicurezza digitale, un gruppo di circa cento cittadini ha promosso un sit-in di protesta a pochi passi dall’evento. La manifestazione denuncia il ruolo di questa fiera come vetrina per l’industria bellica e dei dispositivi di sorveglianza, in particolare quelli sviluppati e testati dal governo israeliano contro la popolazione palestinese di Gaza.
Cybertech Europe: tra innovazione tecnologica e industria della difesa

Cybertech Europe è un appuntamento di rilievo che vede riuniti governi, forze militari e aziende del settore della difesa e dell’intelligence. Nato in Israele, questo evento si tiene quest’anno nella Capitale italiana, attirando l’attenzione e la critica di attivisti e cittadini. La protesta, convocata dal Global Movement To Gaza, punta il dito contro la complicità delle istituzioni italiane e romane nell’agevolare un sistema che, secondo gli attivisti, contribuisce a perpetuare un genocidio.
Maya Issa, attivista e rappresentante dei giovani palestinesi italiani, ha espresso con forza il proprio dissenso: “Il sionismo non è solo presente in Palestina, ma anche a casa nostra. Le armi testate su Gaza sono qui esposte e promosse come innovazioni tecnologiche. Le nostre istituzioni, i media mainstream sono schiacciati in favore di Israele. Per questo è nostro dovere lottare per il popolo palestinese e difendere i nostri diritti.” Issa ha inoltre accusato apertamente il Comune di Roma, guidato dal sindaco Roberto Gualtieri, di essere complice di questo genocidio, sottolineando come il convegno rappresenti un ulteriore segnale della sua responsabilità.
Mobilitazione e prossime iniziative
La giornata di protesta ha visto l’adesione di numerose sigle e associazioni, con l’obiettivo di mantenere alta l’attenzione sugli eventi in Medio Oriente, tra attacchi in Libano, Cisgiordania e Gaza. Simona Moscarelli, portavoce del Global Movement To Gaza, ha spiegato che Gaza è considerata un “laboratorio” per testare le nuove tecnologie militari che poi vengono esportate e utilizzate globalmente.
La mobilitazione non si fermerà con questa giornata: è infatti già prevista un’altra manifestazione per venerdì prossimo, davanti all’auditorium Parco della Musica, in concomitanza con il Festival del Cinema di Roma. Moscarelli ha ribadito l’importanza di coinvolgere tutte le istituzioni per prendere una posizione netta contro il genocidio in corso in Palestina, promuovendo azioni di boicottaggio culturale che, a suo dire, non devono essere considerate censura ma un mezzo di protesta legittimo.
In questo contesto, la protesta a Roma rappresenta un importante momento di riflessione sulle connessioni tra tecnologia, politica e diritti umani, con un focus particolare sulle responsabilità delle istituzioni italiane e locali nel sostenere o tacere di fronte a queste dinamiche internazionali.
Fonte: Davide Di Carlo - Mo, Roma si mobilita contro Cybertech Europe: "Istituzioni complici di genocidio"






