Caracas, 29 dicembre 2025 – Il presidente del Venezuela, Nicolás Maduro, ha lanciato un appello ai milioni di connazionali emigrati affinché facciano ritorno nel Paese, definito una “terra di pace, splendore e armonia”. L’invito, diffuso attraverso un messaggio trasmesso dalla televisione di Stato Vtv, sottolinea il ruolo dei valori di uguaglianza, rispetto e umanità promossi dal governo chavista nei confronti dei migranti che decideranno di rientrare.
Il richiamo di Maduro ai migranti: “Venezuela terra di pace”
Nel discorso di fine anno, Maduro ha evidenziato come il Venezuela sia pronto ad accogliere con amore chiunque scelga di tornare dopo anni di esilio forzato. Secondo le stime delle Nazioni Unite, in particolare dell’Alto commissariato per i rifugiati (Unhcr) e dell’Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim), dal 2015 circa otto milioni di venezuelani hanno lasciato il Paese, rappresentando quasi un quarto della popolazione nazionale. Questo massiccio esodo è stato innescato dalla lunga crisi economica e politica che ha travolto il Paese sudamericano.
Nonostante il quadro socioeconomico complesso, con un’inflazione annua prevista dall’ONU al 497,4% per il 2025, Maduro ha descritto il 2025 come un “anno perfetto” segnato da successi su vari fronti. Un bilancio che però non trova riscontro nelle difficoltà quotidiane vissute dalla popolazione.
Forze armate e tensioni con gli Stati Uniti
Nello stesso messaggio, il presidente ha ribadito la preparazione delle Forze armate bolivariane a difendere la sovranità nazionale contro quelle che ha definito “minacce” provenienti dagli Stati Uniti, che da agosto mantengono una presenza militare nel sud dei Caraibi. Maduro ha denunciato l’uso della minaccia militare contro Caracas come un vero e proprio crimine e ha invitato i militari a rafforzare la preparazione difensiva in vista di un 2026 che considera cruciale per consolidare la sicurezza interna e ridurre la dipendenza dal petrolio.
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