Il presidente francese Emmanuel Macron ha rilanciato oggi la posizione della NATO in merito alle provocazioni della Russia guidata da Vladimir Putin, sottolineando la necessità di una risposta più decisa ai continui test di forza russi nello spazio aereo dell’Europa orientale. Tuttavia, il leader francese ha chiarito che, pur reagendo con maggiore fermezza, non si aprirà il fuoco preventivamente.
Macron: “Servono risposte più forti, ma senza aprire il fuoco”
Nel corso di un’intervista concessa a France 24 e Radio France Internationale a New York, in occasione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, Macron ha affermato che i Paesi della Nato devono “salire di livello” nella loro difesa contro eventuali nuove provocazioni russe, in particolare nel contesto delle incursioni nello spazio aereo europeo orientale. “Se qualcuno vi provoca di nuovo, bisogna reagire in modo più forte”, ha detto il presidente francese, evidenziando una linea di fermezza senza però cedere alle spinte verso un’escalation militare.
Macron ha voluto distinguersi dal presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, precisando che non sarà aperto il fuoco contro la Russia in risposta a tali provocazioni. “Di fronte a questi test dell’esercito russo, non apriremo il fuoco”, ha puntualizzato, ribadendo che la reazione della Nato finora è stata “proporzionata”, anche dopo diverse incursioni di droni e aerei russi nel proprio spazio aereo.
La strategia della NATO tra protezione e deterrenza
Il presidente francese ha sottolineato l’importanza di proteggere allo stesso tempo l’Ucraina, definita “in prima linea della nostra sicurezza collettiva”, e lo spazio aereo dei Paesi alleati. La frase di Macron chiude un quadro di tensione crescente, in un contesto internazionale segnato da molteplici crisi, tra cui quella in Medio Oriente.
Il discorso di Macron si inserisce in una strategia che cerca di bilanciare fermezza e prudenza, evitando di alimentare ulteriori escalation militari ma mantenendo alta la soglia di allerta e la capacità di risposta della NATO, in uno scenario internazionale complesso e ricco di tensioni.






