Parigi, 4 settembre 2025 – Il presidente francese Emmanuel Macron ha riaffermato con fermezza la posizione della Francia in merito al conflitto in Ucraina, sottolineando che se la Russia continuerà a rifiutare negoziati di pace concreti, verranno adottate ulteriori sanzioni e risposte chiare. Queste dichiarazioni sono arrivate al termine della riunione dei cosiddetti “Volenterosi” tenutasi all’Eliseo, alla quale ha partecipato anche il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
Al termine della riunione, Macron ha fornito un aggiornamento sulle perdite subite dalla Russia nel conflitto in Ucraina e sulle iniziative internazionali per garantire la sicurezza post-conflitto.
Macron: “Il problema è Mosca e la sua guerra di aggressione”
Durante l’incontro, Macron ha indicato con chiarezza che la principale responsabilità del conflitto ricade su Mosca. Il presidente francese ha definito immorali, illegali e impossibili le precondizioni poste dalla Russia per qualsiasi negoziato di pace, in particolare la richiesta del ritiro ucraino da un territorio equivalente a quello che ha causato pesanti perdite umane e materiali alla Russia stessa. Questa posizione si inserisce nel contesto di una crescente pressione internazionale per una soluzione diplomatica, che però si scontra con il rifiuto di Mosca di avviare negoziati senza precondizioni.
Macron denuncia le pesanti perdite russe
Emmanuel Macron ha dichiarato che la Russia ha perso oltre un milione di soldati, tra morti e feriti, nel tentativo di conquistare meno dell’1% del territorio ucraino dal novembre 2022. Il presidente francese ha sottolineato che, nonostante il bilancio esatto della guerra rimanga incerto, queste cifre indicano la gravità delle perdite nell’ultimo anno di conflitto. Queste dichiarazioni sono arrivate al termine dell’incontro con i rappresentanti dei 26 paesi della Coalizione dei Volenterosi, che si sono impegnati a sostenere l’Ucraina.
Impegno internazionale per la pace e la sicurezza in Ucraina
Macron ha inoltre annunciato che 26 paesi della Coalizione dei Volenterosi si sono impegnati a inviare truppe in Ucraina come forze di riassicurazione immediatamente dopo la firma di un eventuale accordo di pace. Il loro compito non sarà combattere, ha precisato il presidente, ma garantire il mantenimento della pace, un cessate il fuoco duraturo e prevenire nuovi attacchi. Questo impegno mira a stabilizzare la regione e supportare una soluzione diplomatica, evitando un’escalation militare diretta.
Il presidente francese ha spiegato che la forza multinazionale sarà impegnata in un contesto di cessate il fuoco, non operando sulla linea del fronte ma in un’area geografica ancora da definire. L’obiettivo principale è quello di fornire un segnale strategico forte, coinvolgendo i 26 stati membri in un impegno condiviso per la stabilità dell’Ucraina. Questa iniziativa si inserisce in un contesto internazionale segnato dal conflitto ucraino, giunto al 1.103° giorno, e dalle molteplici tensioni diplomatiche e militari che ne derivano.
Reazioni e tensioni nel contesto europeo
Le parole di Macron sull’eventualità di un dispiegamento militare francese sul suolo ucraino hanno suscitato reazioni contrastanti. In Italia, il vicepremier Matteo Salvini ha criticato duramente l’ipotesi, invitando Macron a mettersi “l’elmetto e andare lui in Ucraina”, escludendo l’invio di soldati italiani e manifestando scetticismo verso iniziative di riarmo e coinvolgimento militare europeo diretto.
Il clima internazionale resta teso anche sul fronte russo: il presidente Vladimir Putin ha ribadito la prontezza operativa delle forze nucleari strategiche russe, sottolineando la volontà di evitare uno scontro globale, ma mantenendo alta la deterrenza nucleare in risposta a quella che definisce una “politica di escalation” occidentale.
In questo contesto, la posizione di Macron e della Coalizione dei Volenterosi rappresenta un tentativo di combinare sostegno militare e pressione diplomatica per una soluzione che eviti un’escalation più ampia nel conflitto ucraino.
USA e Francia unite nelle garanzie di sicurezza per Kiev
Nel corso dell’incontro virtuale, Macron ha dichiarato che il sostegno USA alle garanzie di sicurezza destinate a Kiev sarà formalizzato nei prossimi giorni. Il presidente francese ha sottolineato che il dialogo con Donald Trump è stato costruttivo e che gli americani hanno espresso con chiarezza la loro volontà di partecipare attivamente a queste iniziative di sicurezza.
Questa posizione si inserisce nel più ampio contesto della riunione dei cosiddetti “Volenterosi”, tenutasi all’Eliseo, durante la quale Macron ha evidenziato come, inizialmente, solo la Francia e la Lituania avevano proposto l’eventualità di inviare truppe in Ucraina. Attualmente, invece, sono circa una ventina i Paesi che hanno manifestato la volontà di contribuire con forze di riassicurazione sul territorio ucraino.






