Parigi, 9 settembre 2025 – Il presidente francese Emmanuel Macron ha nominato Sébastien Lecornu come nuovo primo ministro della Francia, affidandogli un incarico cruciale in vista dell’adozione della prossima legge di bilancio nazionale. Lecornu, che ha 39 anni e proviene dal ruolo di ministro della Difesa, è considerato un fedele collaboratore del capo dello Stato.
L’incarico di Sébastien Lecornu: consultazioni e finanziaria
Secondo un comunicato ufficiale dell’Eliseo, Lecornu è stato incaricato di consultare tutte le forze politiche rappresentate in Parlamento per discutere e costruire accordi indispensabili alle decisioni che il governo dovrà prendere nei prossimi mesi, a partire dalla definizione della finanziaria. Solo dopo questo confronto, il nuovo primo ministro presenterà la composizione del governo a Macron per la sua approvazione. Lecornu succede a François Bayrou in questo ruolo centrale.
Questa nomina arriva in un contesto politico complesso, con un governo di minoranza e la necessità di trovare convergenze per garantire la stabilità e l’attuazione delle riforme. Lecornu, membro del partito di Macron La République En Marche!, ha già ricoperto incarichi di rilievo nella politica francese, tra cui quello di ministro delle Forze Armate dal 2022 al 2025, dove ha gestito questioni di difesa e relazioni internazionali, inclusa la cooperazione europea in ambito militare.
Reazioni politiche e sfide future
La nomina di Lecornu non è stata accolta positivamente da tutti gli schieramenti politici. Jean-Luc Mélenchon, leader della France Insoumise, ha definito la scelta una “commedia triste” e ha rilanciato la sua richiesta di dimissioni per il presidente Macron, sottolineando la difficoltà del governo di ottenere il sostegno parlamentare necessario.
Lecornu, noto per la sua esperienza in materia di difesa e strategia militare, dovrà ora dimostrare la sua capacità di mediazione e leadership politica per superare le tensioni tra i gruppi parlamentari e portare avanti il programma economico e sociale del governo nei mesi a venire.






