TEHERAN, 02 GIU – Il capo dell’organizzazione per l’energia atomica dell’Iran, Mohammad Eslami, ha dichiarato che l’arricchimento dell’uranio rappresenta un fondamento cruciale dell’industria nucleare iraniana, esprimendo che non è una questione negoziabile. Eslami ha sottolineato il diritto dell’Iran all’arricchimento, rifiutando le proposte degli Stati Uniti che chiedono la sospensione delle attività e invitano a unirsi a un consorzio regionale. Ha contestato anche un rapporto recente dell’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (AIEA), definendolo “legalmente infondato” e motivato da interessi di Israele
Il recente intervento di Mohammad Eslami, capo dell’Organizzazione per l’Energia Atomica dell’Iran, ha messo in evidenza come l’arricchimento dell’uranio rappresenti una linea rossa per il Paese. Eslami ha affermato che questa attività è fondamentale per il programma nucleare iraniano e non è negoziabile. La sua dichiarazione, trasmessa dalla televisione di Stato, ha chiarito che “nessuno può negare il diritto dell’Iran all’arricchimento”. Queste affermazioni giungono in risposta a una proposta degli Stati Uniti, che hanno invitato l’Iran a sospendere completamente l’arricchimento e a unirsi a un consorzio regionale per gestire tale processo.
Le preoccupazioni internazionali in merito all’arricchimento dell’Uranio
L’arricchimento dell’uranio è al centro delle preoccupazioni internazionali riguardanti il programma nucleare iraniano, che ha generato tensioni tra Teheran e le potenze occidentali, in particolare Stati Uniti e Israele. Le autorità iraniane insistono che il loro obiettivo è esclusivamente pacifico, mirato all’uso dell’energia nucleare per scopi civili, come la produzione di energia elettrica. Tuttavia, la comunità internazionale teme che l’Iran stia cercando di sviluppare capacità nucleari militari, alimentando ulteriormente le tensioni regionali.
Le critiche all’AIEA
Eslami ha inoltre criticato l’ultimo rapporto dell’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (AIEA), definendolo “legalmente infondato” e accusando l’agenzia di redigere documenti per compiacere Israele. Questo scambio di accuse evidenzia la crescente tensione tra l’Iran e le potenze occidentali, che continuano a monitorare con attenzione le attività nucleari di Teheran.
L’intensificazione delle attività nucleari
Dopo l’uscita degli Stati Uniti dall’accordo sul nucleare nel 2018, l’Iran ha intensificato le sue attività di arricchimento. L’accordo aveva imposto limitazioni al programma nucleare in cambio della revoca delle sanzioni, ma la situazione è ora complicata dalla crescente instabilità in Medio Oriente e dalle tensioni con i suoi vicini, in particolare Israele, che ha minacciato azioni militari contro le installazioni nucleari iraniane.