Teheran, 16 giugno 2025 – L’Iran ha annunciato oggi l’esecuzione per impiccagione di un agente del Mossad, l’agenzia di intelligence israeliana, catturato nel corso del 2023. La notizia, diffusa dalle autorità iraniane, conferma l’esito di un processo che ha condotto alla condanna a morte dello spia israeliana, il cui arresto aveva già rappresentato un duro colpo per i servizi segreti israeliani. L’uomo si chiamava Esmail Fekri ed era stato arrestato poiché sospettato di sabotaggio in Iran e di raccolta di informazioni di intelligence per conto di Israele. Era stato accusato di ‘Moharebeh’ (lotta contro Dio) e ‘Corruzione sulla Terra’.
L’arresto e l’esecuzione dell’agente del Mossad
L’agente del Mossad era stato arrestato durante un’operazione di intelligence iraniana nel 2023. Secondo quanto riferito dalle fonti ufficiali di Teheran, la condanna è stata eseguita tramite impiccagione, modalità utilizzata frequentemente dall’Iran per le esecuzioni capitali legate a casi di spionaggio. L’annuncio arriva in un momento di forte tensione tra Israele e la Repubblica Islamica, segnato da una serie di operazioni clandestine e attacchi reciproci.
Il Mossad, noto per le sue complesse operazioni all’estero, ha subito in passato perdite significative, come il caso emblematico di Eli Cohen, leggendario agente israeliano infiltrato in Siria negli anni Sessanta, che fu catturato e giustiziato nel 1965.
Il contesto delle tensioni israelo-iraniane
Negli ultimi mesi, il Mossad è stato protagonista di azioni mirate contro la rete militare e nucleare iraniana, come rivelato da diverse fonti israeliane e confermato da reportage internazionali. Tra queste operazioni si annoverano attacchi con droni esplosivi e sabotaggi ai sistemi di difesa iraniani, che hanno portato all’eliminazione di alti ufficiali della sicurezza e scienziati coinvolti nel programma nucleare di Teheran.