Nelle ultime ore, le Forze di Difesa Israeliane (IDF) hanno avviato una serie di attacchi mirati contro Hezbollah nel sud del Libano, intensificando così le operazioni militari nell’ambito del conflitto più ampio che coinvolge Israele e le milizie libanesi. Parallelamente, è stata disposta l’evacuazione delle popolazioni residenti in alcune località della regione per garantire la loro sicurezza.
Attacchi mirati ed evacuazioni nel sud del Libano
Secondo quanto riportato dal media libanese L’Orient Le Jour, l’IDF ha effettuato raid aerei su Taybeh, uno dei villaggi interessati dalle operazioni. Gli attacchi hanno colpito anche edifici situati nei villaggi di Aita al-Jabal e Tir Dabba, come confermato da fonti locali. Le Forze israeliane hanno emesso avvisi di evacuazione per i residenti dei tre villaggi, invitandoli a lasciare immediatamente le abitazioni e a spostarsi ad almeno 500 metri di distanza dagli obiettivi militari, al fine di minimizzare i rischi per la popolazione civile.
Il portavoce militare dell’IDF, Avichay Adraee, ha rilanciato l’allerta in lingua araba, sottolineando la necessità di evacuare per evitare conseguenze legate agli attacchi contro le infrastrutture militari di Hezbollah, che Israele accusa di ripristinare attività nella zona.
L’attacco israeliano contro Hezbollah
L’IDF (Forze di Difesa Israeliane) ha reso noto, tramite un messaggio pubblicato su Telegram, di aver preso di mira e distrutto molteplici depositi di armi appartenenti a Hezbollah, sottolineando l’importanza strategica delle postazioni colpite. Questi depositi, secondo l’esercito israeliano, erano stati deliberatamente costruiti nel cuore di zone abitate, mettendo a rischio la vita di numerosi civili libanesi. L’azione è parte di una più ampia campagna israeliana contro le capacità militari del gruppo paramilitare libanese, che da anni rappresenta un attore chiave nel conflitto regionale.
Contesto regionale
L’operazione israeliana nel sud del Libano si inserisce nel più ampio quadro dei conflitti in Medio Oriente, che vede Israele impegnato da oltre due anni in una guerra contro Hamas nella Striscia di Gaza, e da mesi in un confronto protratto con Hezbollah, organizzazione paramilitare sciita libanese considerata da Tel Aviv e dagli Stati Uniti come una minaccia diretta alla sicurezza nazionale.
Il governo degli Stati Uniti ha espresso sostegno alle operazioni israeliane, definendole “in linea con il diritto di Israele di difendere i propri cittadini” e sottolineando la necessità di una risoluzione diplomatica per garantire stabilità nella regione.
La nuova escalation rappresenta un capitolo critico in un conflitto che coinvolge molteplici attori statali e non statali, con impatti diretti sulle popolazioni civili e sulla stabilità geopolitica dell’intero Medio Oriente.






