Beirut, 22 dicembre 2025 – Un attacco aereo israeliano ha provocato la morte di tre persone in Libano meridionale, nei pressi della città di Sidone, secondo quanto riferito dai media statali libanesi. L’esercito israeliano ha confermato di aver colpito un veicolo ritenuto appartenente a presunti esponenti di Hezbollah, nell’ambito delle tensioni persistenti tra Israele e il movimento sciita libanese.
Attacco israeliano nei pressi di Sidone: tre morti
L’agenzia di stampa libanese National News Agency ha riportato che un drone israeliano ha preso di mira un veicolo lungo una strada a circa 10 chilometri da Sidone, uccidendo tre persone all’interno del mezzo. Secondo un comunicato ufficiale dell’esercito israeliano, l’operazione ha avuto come obiettivo “terroristi di Hezbollah” presenti nella zona.
L’attacco si inserisce in un contesto di reciproci raid e tensioni che continuano a interessare il confine tra Israele e Libano, nonostante il cessate il fuoco concordato nel novembre 2024 tra Israele e Hezbollah. Nel corso di quest’anno, Israele ha intensificato le sue operazioni militari contro presunti membri di Hezbollah e Hamas nel territorio libanese, colpendo anche campi profughi palestinesi come quello di Ain al-Hilweh, vicino a Sidone, dove un recente raid ha causato almeno 13 vittime.
Hezbollah e la sua presenza in Libano
Hezbollah, organizzazione sciita libanese nata negli anni ’80 con il sostegno iraniano, rappresenta un attore centrale nel conflitto con Israele. Dopo un anno di guerra aperta dal 2023 al 2024, che ha causato gravi perdite tra le file del movimento – incluso l’assassinio del segretario generale Hassan Nasrallah – Hezbollah ha subito un parziale indebolimento, ma continua a mantenere una presenza militare e politica significativa in Libano.
L’organizzazione, che combina una struttura militare con una rete politica e sociale diffusa, è stata protagonista di numerosi scontri lungo il confine con Israele, spesso utilizzando missili e attacchi con droni. Il conflitto ha visto anche un coinvolgimento diretto di Hamas e altre fazioni palestinesi presenti nel Libano meridionale.
L’attuale situazione rimane altamente tesa, con Israele che continua a giustificare gli attacchi come misure preventive contro minacce terroristiche, mentre il Libano denuncia le violazioni della propria sovranità e il costo umano delle operazioni militari israeliane.




