Washington, 13 ottobre 2025 – John Kiriakou, ex analista della CIA noto per il suo ruolo di whistleblower sulle pratiche di tortura dell’agenzia, ha rilasciato dichiarazioni dirompenti riguardo a presunte attività di spionaggio israeliano contro le agenzie di intelligence statunitensi. Durante un’intervista approfondita al podcast di Joe Rogan, Kiriakou ha denunciato tentativi reiterati da parte di agenti israeliani di collocare dispositivi di sorveglianza all’interno delle sedi CIA e di reclutare ufficiali americani durante incontri ufficiali.
Accuse di spionaggio e reclutamento da parte del Mossad
Kiriakou, che ha lavorato come analista specializzato in Medio Oriente, ha spiegato come in passato la CIA abbia progressivamente limitato l’accesso degli agenti israeliani alle proprie strutture, a causa di ripetuti episodi di infiltrazione tecnologica. “Ogni volta che venivano a fare visita portavano regali pieni di microspie e batterie nascoste,” ha raccontato, sottolineando che questa situazione ha costretto i vertici a cambiare le politiche di sicurezza.
Un episodio emblematico riguarda un briefing in cui, dopo aver scritto il suo nome, un ufficiale israeliano gli chiese se fosse ebreo, tentando implicitamente un reclutamento. “Ho risposto che non ero reclutabile e che non avessero nemmeno pensato di provarci,” ha ricordato Kiriakou, che ha aggiunto come i suoi supervisori gli avessero detto che tentativi del genere fossero stati fatti su quasi tutti gli analisti della CIA.
Queste rivelazioni si inseriscono in un quadro di relazioni complesse tra gli apparati di intelligence statunitensi e israeliani, dove il Mossad, agenzia di intelligence esterna israeliana, è noto per la sua efficacia ma anche per la segretezza e i metodi controversi. Fondato nel 1949, il Mossad è noto per operazioni che spaziano dall’eliminazione di obiettivi considerati nemici a sofisticate azioni di spionaggio e guerra psicologica. Attualmente guidato da David Barnea, il servizio segreto israeliano conta circa 1200 dipendenti e opera sotto la diretta responsabilità del Primo Ministro di Israele.
Il passato e il ruolo di John Kiriakou nella CIA
Entrato in CIA nel 1990, Kiriakou è diventato celebre nel 2007 per aver confermato pubblicamente l’uso del waterboarding sui detenuti di alto profilo, come Abu Zubaydah. Le sue denunce sulle tecniche di interrogatorio intensivo gli sono valse una condanna a 30 mesi di carcere federale nel 2013, accusato di aver rivelato informazioni classificate, tra cui l’identità di un agente sotto copertura. Nonostante la condanna, Kiriakou ha sempre sostenuto che la sua azione fosse dettata dalla coscienza e dal desiderio di denunciare pratiche ritenute illegali.
Nel corso dell’intervista, ha anche raccontato di come, nella sua prima settimana di lavoro con il Comitato per le Relazioni Estere del Senato, sia stato avvicinato da lobbisti pro-Israele che gli offrirono viaggi pagati per “la Terra Santa”. Sebbene lui abbia rifiutato, ha ammesso che molti suoi colleghi ne approfittarono. “La lobby pro-Israele è molto più grande e potente di quanto si possa immaginare, soprattutto considerando la popolazione limitata di Israele,” ha osservato Kiriakou, definendo la loro influenza “quasi gangsteristica”, paragonabile al controllo di Chicago sul mondo.
Il Mossad: struttura, operazioni e controversie
Il Mossad è riconosciuto come uno dei servizi segreti più efficaci al mondo, ma anche tra i più enigmatici. La sua struttura comprende dipartimenti dedicati alla raccolta informazioni, operazioni speciali, guerra psicologica e tecnologia avanzata. Nel corso della sua storia ha condotto missioni di grande rilievo internazionale, come il rapimento di Adolf Eichmann in Argentina, l’eliminazione di responsabili del massacro di Monaco 1972 e il supporto all’operazione Entebbe in Uganda.
Tuttavia, le attività del Mossad sono spesso oggetto di controversie e accuse di violazioni della sovranità altrui. Ad esempio, nel 1998 un tentativo di installare apparecchiature di sorveglianza in Svizzera fu sventato dalla polizia locale, causando le dimissioni del direttore Danny Yatom. Inoltre, si attribuiscono al Mossad azioni di assassinio mirato e sabotaggi, soprattutto contro programmi nucleari ostili a Israele, come nel caso dell’Iran.
La natura segreta e le capacità operative di questa agenzia sono tali da alimentare sospetti e tensioni anche con paesi alleati, come gli Stati Uniti, come testimoniano gli episodi denunciati da Kiriakou. Queste dinamiche restano al centro di un delicato equilibrio geopolitico che coinvolge intelligence, politica e sicurezza internazionale.






