L’Associazione patriottica cattolica e la Conferenza episcopale in Cina, sostenute dal governo e dal Partito comunista, hanno congratulato il nuovo papa Leone XIV per la sua elezione. Sebbene Cina e Vaticano non abbiano legami diplomatici ufficiali, hanno prorogato l’accordo del 2018 per la nomina dei vescovi. In Cina, i cattolici sono divisi tra la chiesa clandestina e l’Associazione patriottica
L’elezione del nuovo Papa Leone XIV ha suscitato un grande interesse, non solo tra i fedeli cattolici, ma anche a livello geopolitico. L’Associazione patriottica cattolica e la Conferenza episcopale in Cina hanno inviato un messaggio di congratulazioni, segnando un passo significativo nelle relazioni tra la Chiesa cinese e il Vaticano. Questo evento è particolarmente rilevante considerando l’assenza di legami diplomatici ufficiali tra le due istituzioni.
Un messaggio di congratulazioni
La notizia dell’invio del messaggio è stata riportata dall’agenzia statale Xinhua, evidenziando l’importanza di questo gesto da parte delle autorità ecclesiastiche cinesi. La congratulazione è arrivata in un momento di intensa attesa e speculazioni all’interno della comunità cattolica globale. Nonostante la mancanza di relazioni diplomatiche formali, Cina e Vaticano hanno mantenuto un dialogo costante, in particolare riguardo alla nomina dei vescovi, un tema cruciale per la comunità cattolica.
L’accordo storico del 2018
Nel 2018, Papa Francesco ha istituito un accordo storico per la gestione congiunta delle nomine vescovili in Cina, un passo che ha suscitato dibattiti tra i cattolici locali. Questo accordo è stato prorogato nel mese di ottobre 2024 per ulteriori quattro anni, suggerendo un possibile avvicinamento tra le due parti. Tuttavia, la situazione rimane complessa: i cattolici in Cina sono divisi tra la Chiesa ufficiale, che opera sotto il governo comunista, e la Chiesa clandestina, che riconosce l’autorità del Papa. Le tensioni tra queste due fazioni sono persistenti, rendendo la riconciliazione totale ancora un obiettivo lontano.
Le reazioni internazionali
Le reazioni internazionali all’elezione di Leone XIV sono state varie e contrastanti. Molti esperti ritengono che la sua nomina possa segnare l’inizio di una nuova fase nei rapporti tra il Vaticano e la Cina, sebbene le sfide rimangano significative. La comunità internazionale osserva con attenzione questi sviluppi, poiché la questione della libertà religiosa in Cina continua a sollevare interrogativi e preoccupazioni tra le organizzazioni di difesa dei diritti umani. La situazione attuale rappresenta un crocevia cruciale per il futuro delle relazioni tra la Chiesa cattolica e la Cina, con implicazioni che potrebbero estendersi ben oltre i confini nazionali.






