Bruxelles, 21 ottobre 2025 – In un clima di crescente tensione internazionale, i leader dell’Unione Europea insieme al presidente ucraino Volodymyr Zelensky hanno rilasciato una dichiarazione congiunta che sottolinea l’importanza cruciale di un cessate il fuoco immediato nel conflitto tra Ucraina e Russia. Il documento evidenzia la necessità di utilizzare l’attuale linea di contatto come base di partenza per i negoziati di pace, riaffermando al contempo il principio fondamentale per cui i confini internazionali non devono essere modificati con la forza.
Zelensky e lader Ue: posizione comune sulla crisi ucraina
La dichiarazione congiunta, firmata dai vertici UE e dai leader della cosiddetta Coalizione dei Volenterosi – tra cui il presidente Zelensky, la premier italiana Giorgia Meloni, il primo ministro britannico Starmer, il presidente francese Macron, e altri capi di Stato europei – condanna le tattiche dilatorie della Russia e sottolinea come l’Ucraina sia l’unica parte realmente impegnata nella ricerca della pace. I firmatari rimarcano che la scelta di violenza e distruzione da parte di Putin rende indispensabile che l’Ucraina mantenga una posizione di forza prima, durante e dopo qualsiasi accordo di cessate il fuoco.
Inoltre, la dichiarazione evidenzia la necessità di aumentare la pressione sull’economia russa e sul suo complesso militare-industriale. A tal fine, si sta lavorando su misure per sfruttare pienamente il valore dei beni sovrani russi congelati, garantendo così all’Ucraina le risorse necessarie per sostenere la propria difesa.
Il ruolo della comunità internazionale e i prossimi passi
I leader europei e Zelensky sottolineano la solidarietà internazionale nel sostenere una pace giusta e duratura, che il popolo ucraino merita. La posizione di fermezza contro qualsiasi modifica forzata dei confini è stata ribadita in maniera unanime, rispecchiando un consenso ampio sui principi di sovranità e integrità territoriale.
Parallelamente, il presidente Zelensky ha manifestato la propria disponibilità a partecipare a negoziati diretti, come evidenziato dalla sua dichiarazione di essere pronto a recarsi a Budapest per un incontro con Vladimir Putin, su invito del presidente americano Donald Trump. Tuttavia, Zelensky ha ribadito con fermezza che nessuna concessione territoriale sarà fatta senza che vi sia una reale volontà di pace da parte russa.
La comunità internazionale, quindi, mantiene alta l’attenzione sull’evoluzione della situazione, con un rafforzato coordinamento tra gli alleati per sostenere Kiev, sia sul piano militare che economico, e per applicare nuove sanzioni contro Mosca finché non sarà raggiunta una soluzione pacifica e duratura.






