Anchorage, 15 agosto 2025 – Il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov è giunto ad Anchorage, in Alaska, in vista del tanto atteso vertice tra il presidente russo Vladimir Putin e il presidente statunitense Donald Trump, previsto per questa sera alle 21 ora italiana. L’arrivo di Lavrov ha attirato l’attenzione dei media internazionali non solo per il suo ruolo diplomatico, ma anche per un particolare dettaglio simbolico: il ministro si è presentato indossando una felpa con la scritta “Cccp”, acronimo in caratteri cirillici dell’Unione Sovietica, un chiaro richiamo storico che sottolinea l’importanza e la complessità del confronto in programma.
Lavrov: “La nostra posizione è chiara, la spiegheremo in Alaska”
In un breve scambio con i giornalisti davanti all’hotel dove alloggia, Lavrov ha dichiarato che molto è stato già fatto in vista del vertice, in particolare durante la recente visita a Mosca dell’inviato speciale statunitense Steve Witkoff. “Sappiamo di avere argomenti e la nostra posizione è chiara e precisa. La spiegheremo“, ha affermato il ministro degli Esteri russo, sottolineando l’auspicio di proseguire quella che ha definito una “utile conversazione“. Il vertice, che inizierà con un colloquio individuale tra i due leader – al quale parteciperanno solo gli interpreti – avrà al centro il tema della crisi ucraina, ma toccherà anche questioni più ampie legate alla pace, alla sicurezza internazionale e alle emergenti questioni regionali.
Lavrov ha inoltre precisato che non intende fare previsioni sull’esito dell’incontro: “Non facciamo mai piani in anticipo”, ha detto, ribadendo che la Russia presenterà una posizione “chiara e comprensibile“.
Il contesto del vertice e le reazioni internazionali
Il presidente Putin ha fatto tappa a Magadan, nell’Estremo Oriente russo, prima di volare in Alaska per il summit. Intanto, la Casa Bianca ha confermato l’orario ufficiale dell’incontro, fissato per le 21 ora italiana, con Trump che partità nel primo pomeriggio per Anchorage.
Sul fronte ucraino, il ministro degli Esteri Andrii Sybiha ha espresso su X (ex Twitter) una posizione chiara: “Negoziati produttivi solo dopo un cessate il fuoco”. Kiev ribadisce che la pace deve essere costruita con il coinvolgimento diretto dell’Ucraina e sottolinea come la Russia, a suo avviso, preferisca proseguire la guerra. Solidarietà a Kiev si manifesta anche in Alaska, dove sono previste numerose manifestazioni di sostegno.
Dal versante europeo, il cancelliere tedesco Friedrich Merz ha esortato Putin ad accettare un cessate il fuoco, sottolineando l’importanza di un vertice che possa aprire la strada a un incontro tra Putin e il presidente ucraino Zelensky, con solide garanzie di sicurezza per l’Ucraina.






