MOSCA, 9 GIU – Il cancelliere tedesco aveva affermato che la Germania avrebbe potuto avere il più grande esercito convenzionale d’Europa, sostenendo che la Russia mira a espandere il proprio territorio oltre l’Ucraina. Lavrov ha descritto le osservazioni di Merz come influenzate da “giudizi genetici” e ha avvertito che il cancelliere interpreta la Russia con pregiudizi istintivi
Il recente scambio di dichiarazioni tra il ministro degli Esteri russo, Sergej Lavrov, e il cancelliere tedesco Friedrich Merz ha acceso un acceso dibattito diplomatico. Lavrov ha affermato che Merz “ha ancora la mentalità della Germania di Hitler”, un commento che ha suscitato forte attenzione in Europa. Queste parole sono state pronunciate durante un’intervista con l’agenzia di stampa russa Tass, in risposta alle affermazioni di Merz riguardanti la necessità di rafforzare le capacità militari della Germania, che ha definito il “più grande esercito convenzionale d’Europa”.
Le critiche di Lavrov alle dichiarazioni di Merz
Lavrov ha criticato la visione di Merz, sostenendo che il cancelliere tedesco ragiona in termini imperialisti, simile a Hitler, con l’idea di avere “bisogno di territorio per avere accesso alle risorse naturali”. Questa retorica ha sollevato preoccupazioni non solo in Germania, ma anche in altri Paesi europei, dove ci si interroga sull’interpretazione dell’operato russo e sulla sua crescente aggressività geopolitica.
Tensioni tra Mosca e Berlino
La controversia si inserisce in un contesto di crescente tensione tra Mosca e Berlino, accentuata dall’invasione russa dell’Ucraina e dalle sanzioni economiche imposte dall’Occidente. Merz, che ha assunto la carica di cancelliere il 6 maggio 2025, ha recentemente accusato la Russia di non voler fermarsi in Ucraina, ma di mirare a espandere la sua influenza su tutto il continente europeo.
Riflessioni sulle relazioni diplomatiche future
Lavrov ha ulteriormente enfatizzato che Merz giudica la Russia “con i suoi stessi standard”, insinuando che il cancelliere tedesco stia applicando un approccio “genetico” e “istintivo” nella sua valutazione della Russia. Queste affermazioni non solo amplificano la frattura tra i due paesi, ma pongono anche interrogativi sulle future relazioni diplomatiche tra Germania e Russia.
Friedrich Merz, con una lunga carriera politica e un forte sostegno all’interno della CDU, rappresenta un conservatorismo tedesco intenzionato a rispondere con fermezza alle minacce percepite da Mosca. La sua posizione è chiaramente orientata verso un’Europa più difensiva e militarizzata, mentre le parole di Lavrov rivelano la resistenza della Russia a tali cambiamenti, mantenendo una narrativa di difesa nazionale contro le influenze occidentali.






