Nel corso della discussione all’Assemblea generale dedicata alla risoluzione “Costruire un mondo pacifico e migliore attraverso lo sport e l’ideale olimpico”, la rappresentanza ucraina ha rinnovato il proprio allarme: secondo Kyiv, la guerra ha compromesso in modo irreparabile la funzione pacificatrice dello sport. Dmytro Tymoshenko, primo segretario della Missione permanente dell’Ucraina, ha invitato gli Stati membri a mantenere la sospensione degli atleti russi dalle competizioni internazionali, ricordando che il conflitto “ha svuotato lo sport della sua capacità di unire”.
Le conseguenze del conflitto sul sistema sportivo ucraino
Nel suo intervento, Tymoshenko ha spiegato come l’invasione abbia sconvolto l’intero mondo sportivo del Paese. Molti atleti sono stati costretti a interrompere la preparazione, numerosi eventi sono stati annullati o rinviati e l’accesso a impianti e strutture è diventato impossibile in varie regioni. A tutto questo si aggiunge la devastazione delle infrastrutture: centinaia di complessi sportivi sono stati danneggiati dagli attacchi, con 180 strutture completamente rase al suolo.
Le vittime nella comunità sportiva
Il diplomatico ucraino ha anche ricordato il tributo umano pagato in questi mesi: almeno 644 persone legate al mondo dello sport sono morte, altre 20 risultano ferite e altrettante sarebbero ancora prigioniere, mentre 13 non sono state rintracciate. Numeri che, secondo l’Ucraina, rendono impossibile ignorare l’impatto del conflitto sullo sport.
Il ruolo della Bielorussia
Tymoshenko ha infine accusato anche la Bielorussia, sostenendo che Minsk avrebbe fornito assistenza alla Russia nelle sue operazioni, contribuendo direttamente alle conseguenze denunciate.






