New York, 23 novembre 2025 – La famiglia Kennedy, una delle dinastie più iconiche e tragicamente segnate della storia americana, è nuovamente al centro dell’attenzione per la dolorosa vicenda che coinvolge Tatiana Schlossberg, figlia di Caroline Kennedy. A soli 35 anni, Tatiana combatte una forma particolarmente aggressiva di leucemia acuta mieloide, diagnosticata lo scorso anno proprio il giorno del parto della sua secondogenita.
La tragedia continua nella famiglia Kennedy
Tatiana Schlossberg è la seconda figlia di Caroline Kennedy, avvocato e diplomatica statunitense, figlia dell’ex Presidente John Fitzgerald Kennedy e della leggendaria Jackie Kennedy. La malattia terminale di Tatiana si aggiunge a una lunga serie di lutti che hanno segnato la famiglia: dall’assassinio del nonno JFK a Dallas nel 1963, a quello dello zio Robert “Bobby” Kennedy nel 1968, fino alla morte prematura del fratello John F. Kennedy Jr. e a quella della madre Caroline, che ha affrontato la sua carriera diplomatica con dignità fino a pochi anni fa.
Nel suo toccante saggio pubblicato sul New Yorker, Tatiana descrive con lucidità e forza la sua battaglia contro il cancro, una malattia che in meno del 2% dei casi presenta la rara mutazione genetica conosciuta come Inversione 3, solitamente riscontrata in pazienti anziani. La sua energia e vitalità, documentate nei giorni precedenti la diagnosi – quando nuotava ancora in piscina al nono mese di gravidanza – rendono ancora più straziante il suo racconto.
Il duro attacco politico contro lo zio no-vax
Tra i passaggi più forti del saggio, Tatiana rivolge un acceso rimprovero a Robert F. Kennedy Jr., noto per le sue posizioni no-vax e per il ruolo assunto come segretario alla Sanità nell’amministrazione Trump, la quale ha fortemente ridotto i finanziamenti alla ricerca scientifica. Tatiana sottolinea come queste scelte abbiano messo a rischio la sua stessa vita e quella di milioni di bambini, visto che con il suo sistema immunitario compromesso deve sottoporsi a numerosi vaccini e cure, molti dei quali derivano proprio da ricerche che lo zio contribuiva a finanziare.
Il saggio di Tatiana diventa così anche un appello politico, un grido di allarme sulla fragilità del sistema sanitario americano, messo in crisi da tagli e decisioni controverse. Nonostante il peso emotivo e la frustrazione espressi, è improbabile che questa denuncia cambi rapidamente la situazione politica, ma rappresenta un contributo importante nel dibattito pubblico.
Un racconto intimo di lotta e speranza
La narrazione più intensa è quella relativa al percorso personale di Tatiana, dalla scoperta della leucemia al difficile iter terapeutico che ha incluso molteplici cicli di chemioterapia, due trapianti di midollo e la partecipazione a studi clinici sperimentali. Nel suo saggio, la giovane madre di due figli piccoli racconta anche di aver contratto una forma aggressiva del virus di Epstein-Barr, che le ha gravemente compromesso i reni, costringendola a riimparare a camminare.
Le cure sperimentali, pur mantenendola in vita, non hanno fermato la progressione del cancro, che secondo i medici le lascia al massimo un anno di vita. Tatiana trova però la forza di affrontare questa realtà con coraggio, circondata dall’affetto della famiglia, in particolare della madre Caroline e del marito George Moran, medico, che la sostiene in questa battaglia.
Nel frattempo, il fratello di Tatiana, Jack Schlossberg, 32 anni, ha recentemente annunciato la sua candidatura al seggio della Camera dei Rappresentanti per il dodicesimo distretto di New York, a testimonianza della tenacia e dell’impegno civico che caratterizzano la famiglia Kennedy, nonostante le tragedie che l’hanno colpita.






