Roma, 22 agosto 2025 – Il defunto Yevgeny Prigozhin, fondatore e comandante del Gruppo Wagner, era consapevole di essere ormai “spacciato” dopo il fallito ammutinamento contro Vladimir Putin nel giugno 2023. A rivelarlo in un’intervista esclusiva è stata sua madre, Violetta Prigozhina, 85 anni, che ha confidato di aver parlato con il figlio pochi giorni prima del suo tragico incidente aereo avvenuto nell’estate dello stesso anno.
La consapevolezza di Prigozhin prima della tragedia
Nel corso dell’intervista rilasciata al quotidiano russo Fontanka e ripresa dal Guardian, Violetta ha ricordato l’ultimo incontro con il figlio, una settimana prima dello schianto del suo jet privato. “L’ultima volta che l’ho visto, sembrava spacciato”, ha detto, aggiungendo che Prigozhin si aspettava di morire. La ribellione, che aveva portato i suoi mercenari a prendere brevemente il controllo di Rostov sul Don e a marciare verso Mosca, era stata un tentativo di sfidare la leadership militare russa, ma si era conclusa in modo rapido e amaro.
La madre ha anche sottolineato come avesse tentato di dissuaderlo dal continuare la marcia su Mosca, ammonendolo sul fatto che il sostegno popolare reale fosse molto più limitato rispetto a quanto il figlio immaginasse: “Solo le persone su internet ti sosterranno. Nessuno verrà con te”, gli aveva detto. Prigozhin, tuttavia, era convinto del contrario. Inoltre, secondo Violetta, il figlio non intendeva rovesciare Putin, ma puntava semplicemente a conquistare posizioni di vertice nell’esercito russo e aveva deciso di fermare la marcia per evitare ulteriori spargimenti di sangue tra le truppe russe.






